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Quasi pronta la Zona Economica Speciale Jonica, da individuare in Basilicata 1061 ettari come retro-porto di Taranto

Una sessantina di imprenditori delle aree industriali di Ferrandina, Pisticci, La Martella e Jesce hanno partecipato ieri a un incontro presso la sede di Confapi Matera sulla ZES Jonica Basilicata-Puglia.

L’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli e il dott. Vittorio Simoncelli di Sviluppo Basilicata hanno illustrato lo stato dell’arte della Zona Economica Speciale interregionale e i benefici che ne deriveranno per le imprese insediate all’interno del perimetro. Era presente anche il prof. Eustachio Cardinale, commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza.

E proprio la perimetrazione dell’area è stato uno temi affrontati dagli imprenditori, interessati a capire l’ampiezza della ZES e le opportunità che si offrono loro. Nei prossimi giorni la Regione Basilicata presenterà al Ministero per la Coesione il Piano di sviluppo strategico in cui oltre alle aree saranno individuati i vantaggi e le incentivazioni per le imprese: detassazioni, agevolazioni, fiscali, semplificazioni amministrative per le iniziative imprenditoriali.

Il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, nell’auspicare vantaggi localizzativi tali da attirare anche imprese dall’esterno, ha espresso l’aspirazione del territorio e del sistema imprenditoriale locale affinchè l’istituzione della ZES sia accompagnata da adeguati investimenti infrastrutturali, necessari per dare maggiore competitività alle imprese.

Mercoledì 16 è stato convocato un incontro presso la Regione Basilicata con le associazioni imprenditoriali per una concertazione sulla ZES, compresa la perimetrazione.

Intanto, Confapi Matera ringrazia l’Autorità Portuale di Taranto e la Regione Puglia per avere concesso questa opportunità ai territori retro-portuali lucani che vedono nel porto di Taranto un’infrastruttura fondamentale per Basilicata.

Intanto le aree del Materano offrono alcuni vantaggi strategici; nella Valbasento il polo logistico intermodale, che ha caratteristiche uniche in Basilicata; a jesce il nodo logistico ferroviario di Casal Sabini, piattaforma logistica per l’intera area industriale.

Spetterà al Ministero della Coesione, nei prossimi giorni, individuare i nessi economico-funzionali.

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