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Raccolta firme al via anche in Basilicata per chiedere la cancellazione del “Jobs Act”

Cancellare il ‘Jobs act’, il tetto massimo dell’indennizzo in caso di licenziamenti illegittimi, l’abuso di contratti a termine senza causali, la deresponsabilizzazione delle ditte committenti in caso di subappalti: sono questi gli obiettivi dei quattro quesiti referendari che si è prefissa la Cgil attraverso la raccolta firme, per un referendum abrogativo, che è iniziata  anche a Potenza.
Le finalità sono state illustrate ai giornalisti dal segretario generale della Camera del Lavoro Cgil Potenza, Vincenzo Esposito, dinanzi alla sede dell’Università della Basilicata.

 

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