Raíz Italiana sostiene l’appello della star della cucina italiana in Argentina Donato De Santis
L’Associazione di promozione sociale Raíz Italiana, nata grazie al bando “PIN – Pugliesi Innovativi”, è impegnata da alcuni anni nella promozione del turismo delle radici, cioè i viaggi di tutti coloro che hanno origini italiane e che vengono in Italia a conoscere i luoghi da cui sono partiti i propri antenati. Negli ultimi mesi, grazie al sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del MAECI e di numerose istituzioni italiane, stiamo portando avanti un progetto che consiste nella realizzazione di una collana di guide turistiche dedicate ai viaggi delle radici. Il primo volume della Guida alle Radici Italiane. Un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati è stato pubblicato lo scorso settembre e presentato in Argentina, Uruguay, Brasile, Colombia e Paraguay in un tour istituzionale organizzato con il MAECI, le Ambasciate italiane, ENIT e le regioni coinvolte nel progetto (Puglia, Basilicata, Abruzzo, Emilia Romagna). Adesso siamo a lavoro per il secondo volume che includerà altre cinque regioni.
Noi soci, così come molti altri professionisti del turismo, in questo momento di emergenza sanitaria dovuta al proliferarsi a livello mondiale della pandemia Covid-19, e della conseguente crisi economica causata dal lockdown necessario al contenimento del virus, ci stiamo interrogando sugli scenari del turismo del futuro e su quello che sarà di questi viaggi speciali che vedono protagonisti i nostri italiani nel mondo.
È un momento unico, in cui la tragedia che si sta consumando sta mettendo in discussione le aspettative e le speranze di ognuno. I più fortunati improvvisamente si ritrovano nelle proprie case in un tempo sospeso a interrogarsi su quella che è stata la vita fino a questo momento, sulla facilità di alcuni gesti e azioni che fino a un mese fa si davano per scontati, tra questi la moltitudine di esperienze che si realizzano in viaggio, le quali probabilmente saranno le ultime a poter ritornare alla normalità. Allo stesso tempo, stiamo apprezzando l’importanza di alcune piccole cose che ancora ci è concesso di fare come la condivisione della quotidianità in famiglia, la preparazione di piatti buoni, la cura delle nostre case. È, solo per alcuni versi, un ritorno al passato, ai tempi dei nostri nonni, all’arte dell’arrangiarsi, all’autenticità. Ci chiediamo cosa questa crisi lascerà nelle nostre vite e come tutto ciò si ripercuoterà anche sulle scelte e le abitudini di viaggio. Ci piace pensare che nel turismo del futuro si apprezzeranno di più le esperienze autentiche, a contatto con la natura, nei piccoli borghi dove potremo conoscere le storie del passato attraverso i racconti dei più anziani lei cui vite, messe a dura prova dalla pandemia, oggi più che mai ci appaiono come il patrimonio più prezioso da salvaguardare. Sono questi alcuni degli elementi fortemente presenti nei viaggi elle radici.
L’eco del ritrovato orgoglio nazionale, urlato dai balconi di tutta Italia, ha raggiunto anche le case dei nostri connazionali all’estero che con grande apprensione stanno seguendo le vicende del loro amato Paese, oggi più lontano che mai. Forse dal sentirne così tanto parlare e dal dolore di vederla in ginocchio è venuta fuori la voglia di conoscere la terra d’origine per chi ancora non ci è stato, di tornarci per chi è solito trascorrervi le vacanze e, soprattutto, la forza di dire: “Italia non sei sola, noi siamo con te!”. Innumerevoli sono stati gli affettuosi messaggi di solidarietà che abbiamo ricevuto da coloro che fanno parte di quella grande comunità composta non solo dai cinque milioni di persone con passaporto, ma dagli 80 milioni con il sangue italiano.
Donato De Santis, rinomato chef e imprenditore pugliese in Argentina, nonché cavaliere della Repubblica Italiana, già dai primi giorni dell’emergenza sulle sue pagine social, che raggiungono oltre due milioni di persone, ha lanciato una proposta concreta per tutti gli italiani all’estero che vorranno aiutare il proprio Paese a rialzarsi dalla crisi, ovviamente quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata. De Santis nel suo video su Facebook dell’11 marzo ha parlato dell’impegno a consumare e a prediligere l’acquisto di prodotti made in Italy e a organizzare le proprie vacanze in Italia, magari andando a trascorrere del tempo proprio nel paese d’origine o nei piccoli borghi, partecipando anche a progetti di vacanza-lavoro nelle piccole e medie imprese, per dare un contributo all’economia locale. Ripartire, quindi, da esperienze autentiche a contatto con il territorio, sostenendo il lavoro artigianale e le filiere produttive di cui a livello globale stiamo riscoprendo l’importanza attraverso questa crisi.
La proposta ha avuto un ampio numero di consensi da parte dei suoi followers italo-argentini e non solo che sarebbero disposti ad aderire all’iniziativa. Sicuramente sappiamo che bisogna essere realisti in quanto è evidente la possibilità che il lockdown possa mettere in difficoltà anche l’economia di altri Paesi, ma la voce autorevole dell’influencer e la risposta ottenuta dalla sua proposta con un pizzico di positività ci fa ben sperare. Intanto, siamo a lavoro con Donato, con associazioni e istituzioni per immaginare i nuovi scenari in modo da non farci trovare impreparati quando questo incubo sarà finito e per permettere ai nostri connazionali di conoscere quei luoghi tanto sognati. Continuiamo anche a scrivere e a promuovere la nostra guida alle radici italiane che in questo momento permette almeno di acquisire le basi per le ricerche storico-familiari, approfondire la conoscenza dei territori d’origine e della lingua italiana, prendere spunto per le ricette regionali e, perchè no, di viaggiare con l’immaginazione!
È possibile scaricare la guida al seguente link: https://www.raizitaliana.it/guida-alle-radici-italiane/?lang=it.