Randagismo in Puglia, disegno di legge regionale demanda ai comuni la competenza
Il Disegno di Legge Regionale n.15, “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali”, introduce una nuova competenza per i Comuni, ovvero l’accalappiamento dei cani randagi. Pertanto, il servizio pubblico di cattura e trasporto presso il canile sanitario di tutti i cani vaganti, secondo quanto prevede la proposta che approderà in Consiglio Regionale in queste ore, sarà esercitato dagli enti locali comunali. Sull’argomento interviene il consigliere comunale di Lecce Andrea Guido.
“C’è da chiedersi, a questo punto, se a Bari conoscono o meno la reale situazione delle piccole amministrazioni comunali di provincia e se hanno compreso bene che il ruolo e l’attività del veterinario del competente servizio ASL sia imprescindibile in ogni fase, a prescindere da chi compete la cattura degli animali. – ha detto Guido – Il governo di Emiliano, ma anche dei pochi sostenitori che gli sono rimasti, dimostra ancora una volta di non avere più alcun reale contatto con la realtà, con le problematiche del quotidiano e con le esigenze del territorio. Demandare ai comuni un servizio che deve avvenire sotto lo stretto controllo dei dipartimenti ASL significa complicare ulteriormente l’attività sul campo. Da un lato, infatti, si vuole investire l’ente locale di una nuova mansione, ma, dall’altro, non si riconosce alcuna autonomia allo stesso, in quanto – va ricordato – nessuna iniziativa è possibile in assenza dell’intervento e della valutazione del competente veterinario del servizio sanitario pubblico. Tanto vale lasciare a quest’ultimo la completa gestione, così com’è stato finora. Imporre a un comune non provvisto di canile sanitario di provvedere all’accalappiamento dei cani vaganti senza avere a disposizione un canile sanitario per la profilassi di routine, significa mettere il carro davanti ai buoi. In altre parole, il DDL Regionale n.15, qualora dovesse passare in Consiglio, potrebbe comportare un grave rallentamento e far sopraggiungere nuove problematiche nella difficile lotta quotidiana al randagismo”.