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Rapporto Ires Cgil Basilicata analizza gli effetti di una dismissione della produzione automotive in Basilicata da parte di Stellantis

Una riduzione del Pil regionale del sette per cento, due terzi in meno in termini di export lucano, la perdita di 14.200 addetti del settore con il calo del 7,5 per cento dell’occupazione regionale totale: sono solo alcuni dei dati che sono emersi dal rapporto redatto da Ires Cgil Basilicata sugli effetti di una dismissione della produzione automotive in Basilicata da parte di Stellantis.

 

Il rapporto è stato presentato stamani, a Potenza, dal segretario generale della Cgil Potenza, Vincenzo Esposito, dal direttore Ires Cgil Basilicata, Riccardo Achilli, dal segretario Cgil Potenza con delega all’industria, Emanuele De Nicola, e dal segretario generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita.


    “Anche il Pil pro capite regionale calerebbe di oltre sei punti percentuali – ha aggiunto Achilli – e il ridimensionamento del comparto manifatturiero ridurrebbe la Basilicata a una regione agricola e di servizi”. L’incidenza di un’eventuale dismissione di Stellantis, coinvolgendo anche l’indotto, inciderebbe in maniera maggiore sul territorio del Potentino, dove si perderebbe il 16 per cento degli addetti e il 50 per cento degli addetti manifatturieri.
    “L’impatto sul territorio del Vulture-Melfese sarebbe apocalittico – ha concluso Achilli – in termini di spopolamento e natalità, con la perdita del 28 per cento della sua consistenza”.
    “Abbiamo accettato la sfida della transizione all’elettrico – ha detto Esposito – ma Stellantis non ha rispettato quell’accordo. Lo dicono i numeri attuali che raccontano di 1.300 già fuoriusciti, altri 500 incentivati ad andare via, 500 in trasferta e altri 300 già licenziati”.
    “La prima forma di mobilitazione è un sit in dinanzi allo stabilimento di Melfi il 24 maggio che coinvolgerà unitariamente la Cgil e che ha lo scopo di far intervenire il governo nazionale e quello regionale a difesa di lavoro e territorio”, ha annunciato Calamita.

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