Rapporto Svimez, il Pil nel Sud d’Italia cresce dell’1,3% rispetto alla media nazionale
“Il Sud ha la forza per crescere e per essere sempre più competitivo sul piano produttivo, sociale e occupazionale. Il Sud è pronto a scrollarsi di dosso le politiche assistenziali, farraginose e localistiche. Un’importante conferma è arrivata dai dati del Rapporto Svimez 2023 sull’andamento del Pil italiano: nel Mezzogiorno il Prodotto interno lordo è cresciuto del 1,3 rispetto alla media nazionale che è stato dell’0,9”. Così Chiara Gemma, eurodeputata appena rieletta nella lista di Fratelli d’Italia della Circoscrizione meridionale, in merito all’andamento dell’economia italiana.
“Questo risultato evidenzia che nel Mezzogiorno è in corso una nuova fase che sta investendo tutto il sistema Sud e vede in prima linea le scelte e le azioni del governo Meloni nella programmazione di interventi strategici, nell’attuazione del Pnrr, nel completamento della spesa dei programmi di investimenti Ue del 2014-2020 e negli investimenti in opere pubbliche, che nel 2023 hanno registrato un incremento superiore al 50%, cresciuti da 8.7 miliardi a 13 miliardi di euro.
La notizia altrettanto rilevante – continua l’on. Gemma – riguarda anche la stima di crescita per il 2024. Secondo uno studio di Confindustria-Srm, pure quest’anno il Pil del Sud crescerà e raggiungerà un +0,6%. Sulla conferma di questo dato, spiega lo studio, influirà in modo considerevole l’effettiva ‘messa a terra’ delle risorse disponibili, in primis quelle legate al Pnrr. Serve quindi una politica industriale che, sfruttando le ingenti risorse a disposizione, europee e nazionali, possa creare un ambiente favorevole alla crescita di territori e imprese del Mezzogiorno e, al contempo, ne valorizzi le potenzialità produttive.
In questo contesto, – aggiunge l’europarlamentare di Fratelli d’Italia – si conferma l’efficacia delle riforme attuate dal governo Meloni che ha aggiornato la governance del Pnrr, riformato le politiche di coesione nazionale, istituito la Zes unica del Mezzogiorno e avviata la riforma delle politiche di coesione.
Dunque, esaminando i dati, emerge che il Sud, pur se ancora distante dal Pil del Centro Nord, da alcuni anni, e in particolare nel 2023, sta crescendo di più rispetto al passato. Inoltre, la crescita investe anche la dinamica occupazionale che nel 2023 ha registrato un aumento del 2,6% su base annua, a fronte di una media nazionale del +1,8%. E questo non accadeva da molto tempo.
Quindi, – conclude l’on. Gemma – a parte le polemiche politiche strumentali degli ultimi giorni sul futuro del Sud e sull’Autonomia differenziata, occorre esaminare i dati e guardare al grande potenziale che può esprimere il Mezzogiorno se ci saranno più autonomia, più coesione e più sussidiarietà”.