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Recupero e valorizzazione del suino nero: azioni a sostegno

“L’azione del dipartimento regionale all’Agricoltura è orientata a favorire la diversificazione e la riqualificazione aziendale, a tutelare la biodiversità, all’attivazione di sistemi di autocontrollo e tracciabilità, al rafforzamento di filiere complete, all’individuazione di strumenti creditizi e fiscali per migliorare la redditività dell’impresa e per incoraggiare i giovani a restare nell’attività zootecnica. Stiamo proponendo una modifica al Psr per il sostegno della biodiversità che interesserà le razze inserite nel repertorio regionale, tra cui anche il suino nero”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone intervenendo al convegno ‘L’antico suino nero’ organizzato dall’Alsia e in corso ad Irsina presso il convento di San Francesco. “L’approvazione della modifica – continua – consentirà agli allevatori custodi di razze a rischio estinzione, come nel caso del suino nero, di ricevere un premio di circa 200 euro a Uba (unità bovino adulto)”. Mastrosimone nell’occasione ha comunicato l’approvazione da parte della Giunta regionale del “Programma sulla sicurezza alimentare, tracciabilità, etichettatura e qualità delle produzioni animali” che prevede una dotazione finanziaria di 50.000 euro e un’azione operativa specifica per le carni di agnello delle Dolomiti lucane e del suino nero lucano che comprende, oltre al recupero e valorizzazione del prodotto, anche la formazione per allevatori e macellai e il coinvolgimento delle strutture di ristorazione e delle macellerie locali per la vendita diretta. In questo modo – prosegue – promuoviamo il territorio e le sue produzioni di qualità. Gli allevatori, già beneficiano dei servizi di assistenza tecnica erogati dalla Regione attraverso le Apa. La Dgr n. 419/2012 in merito al miglioramento genetico per il 2012 prevede diverse azioni operative per tutte le tipologie di allevamenti, compresa quella relativa agli allevamenti di suini. Sono previsti contributi fino al 50 per cento per l’acquisto di riproduttori, per la fecondazione artificiale e per l’embryo transfer”. Soffermandosi sulla filiera regionale della carne, l’Assessore precisa che “è importante continuare il percorso intrapreso per meglio strutturarla, per garantire il reddito agli allevatori e garanzie di sicurezza alimentare ai consumatori. Va apprezzata la scelta dei giovani che hanno costituito l’associazione del suino nero poiché la strada da percorrere è quella di fare rete”.

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