Reddito Ponte
Il Reddito Ponte insieme all Work Esperience, sono gli strumenti, o meglio i progetti, messi in campo dal Governo regionale per cercare di arginare fenomeni quali disoccupazione giovanile e conseguente fuga dei cervelli. In più occasioni il Presidente De Filippo ha definito tali provvedimenti un investimento sul capitale umano. Il Pdl ha tacciato invece i progetti come ennesima forma di assistenzialismo sterile e chiesto il ritiro. A tali affermazioni Vito De Filippo risponde: “Non considero gli aggettivi usati dall’oppisizone nel definire azioni che rispondono alle esigenze dei giovani lucani, che nella fascia specifica 18-35 anni, rappresentano la parte più debole della nostra società e quella più penalizzata dalla crisi in generale. Il Reddito Ponte in particolare consente un incrocio mirato tra domanda ed offerta, dando così la possibilità a giovani laureati e diplomati del territorio di affrontare il mercato del lavoro con gli strumenti giusti“. Le domande già depositate, benchè il termine di scadenza sia per il prossimo 11 novembre, superano l’importo stanziato. Se da un lato questo dimostra che il “fabbisogno” giovanile di trovare una strada verso la sistemazione è molto più lunga degli impotri stanziati, dall’altro rischia dilasciare un bacino di utenza importante fuori dalla “possibilità” che la Regione intende offrire. In merito l’assessore alla formazione Rosa Mastrosimone ha dichiarato: “Le misure che mettiamo in atto sono continue. Noi siamo certi che questo progetto permetterà ai primi beneficiari di trovare lavoro, subito dopo altri progetti sono già in cantiere come l’apprendistato e il microcredito. Se otterremo i risultati sperati troveremo e stanzieremo altri fondi per allargare la platea dei beneficiari“.
L’incontro che si è svolto a Matera chiude il calendario di appuntamenti legati al progetto del reddito ponte. I benficiari di questa iniziativa sono in totale 680 giovani lucani, 238 laureati e 442 diplomati potranno essere inseriti nel progetto per vivere il processo di accompagnamento e inserimento nel mercato del lavoro attraverso la perfezione dell’attività professionale in tutte le fasi orientamento, formazione, tirocinio aziendlale e conciliazione. Ai partecipanti al corso verrà riconosciuta una indennità massima di 12mila euro proporzionata al percorso effettuato.