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Referendum, lettera aperta del consigliere Luca Braia

Si, si, si ,si: così, al prossimo referendum, scriveremo al governo Berlusconi la nostra missiva, responsabilmente una presa di posizione di tutta l’Italia positiva.

Sulle onde delle ideologie non pretendiamo di ricostruire il futuro della Nazione, ma i naufragi politici, economici, sociali e morali negli ultimi periodi da parte soprattutto del nostro Presidente del Consiglio, ci esortano a guardare il presente come l’isola di salvezza da cui ripartire, con responsabilità.

Scrivo responsabilità perché possa diventare un sentimento condiviso dalla comunità per un nuovo approccio, forse anche rivoluzionario, alla vita, al lavoro, all’amministrazione della cosa pubblica, a tutti gli innumerevoli bisogni della società.

SI. responsabilità, per evitare di concedere ad un bene primario, la risorsa idrica, di entrare nel vortice della performance “costi quel che costi”, affidandola ad imprese private: responsabilmente gestiamola con partenariati pubblico – privati che possano garantire equità, giuste tariffe, efficienza dell’erogazione e, soprattutto, riservare a tutti i cittadini un “inderogabile” diritto.

SI. reponsabilità, per non voltare le spalle oggi ad un problema che, domani, riserverà identici svantaggi…catastrofici: l’utilizzo dell’energia nucleare come valida risoluzione ai problemi energetici del nostro paese. Possiamo empiricamente, scientificamente prevedere la forza della natura? No comment!

SI. responsabilità, per chiudere definitivamente le porte a quel provvedimento iniquo e capestro rappresentato dal “legittimo impedimento” che concede privilegio a chi oggettivamente ne ha sin troppi.

Penso pure che chiunque “sceglie” di scendere in campo a governare un intero Paese, infondere semmai ideali, impartire etica e morale, ergersi a rappresentante usi, costumi, tradizioni, cultura di tutta una popolazione dovrà pur ricordare quanto scriveva Susanna Tamaro in “Va’ dove ti porta il cuore”: “Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare”; responsabilità, dunque, a rispondere alla Magistratura, per legittimare il proprio operato, senza impedimenti che possano rassomigliare ad astuti (seppur scontati) sotterfugi o, ancor peggio, ad ammissioni di colpa da espiare… “ex post”.

E’ per tutto questo che, prima da cittadino e poi da esponente politico e rappresentante della principale Istituzione regionale, esorto tutti i miei concittadini ad andare in massa ad esprimere il proprio voto per i 4 referendum del 12 e 13 Giugno, esprimendosi con “quattro SI” fermi e risoluti, per abrogare norme illegittime. Non voglio enfatizzare quello che sarà il risultato del referendum ma rigetto con forza ogni tentativo da parte di chi, ancora oggi, anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale, non incitando i cittadini al voto, vuole in tutti i modi evitare che si raggiunga il quorum del 50 % rendendo vano ed inutile lo sforzo di milioni di italiani e di chi, come il sottoscritto, ritiene che senza abusare, il referendum popolare sia una straordinaria occasione democratica, quando invita il popolo ad esprimersi su temi di importanza che possono modificare il nostro futuro e quello delle prossime generazioni.

Consigliere Regionale PD

Luca BRAIA

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