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Referendum petrolio, nuova lettera di Lacorazza

“Non voglio innescare un conflitto istituzionale e tantomeno intendo assumere posizioni di ‘parte’, in presenza di un dibattito politico già così complicato. Tuttavia ritengo necessario che anche il dibattito intorno alla ipotesi referendaria ‘aiuti’ e ‘sostenga’ una via del dialogo con il governo nazionale che non mortifichi territori ed istituzioni locali”.
E’ quanto scrive il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza, in una lettera indirizzata oggi ai presidenti delle altre Assemblee legislative regionali nella quale rinnova l’invito alla riflessione sulla proponibilità del referendum abrogativo sulle norme del decreto Sblocca Italia presentate dal Governo in materia di ‘semplificazione Idrocarburi’. Una nuova lettera, dopo quella, di analogo contenuto, inviata il 10 agosto scorso. E questa volta Lacorazza chiama in causa anche l’ipotesi di abrogazione dell’art. 35 del decreto Sviluppo, che riguarda in particolare le disposizioni in materia di ricerca ed estrazione degli idrocarburi in mare.
L’11 settembre la Conferenza dei presidenti discuterà un ordine del giorno sull’argomento presentato da Lacorazza il 27 luglio. “Ci sono quindi ancora dieci giorni per svolgere considerazioni ed approfondimenti con tutti i colleghi consiglieri regionali. Ognuno può fare la sua scelta personale, vista la contemporanea raccolta firme in atto, ma qui si tratta di rimettere al centro del dibattito un maggiore equilibrio tra centro e territori, tra governo centrale e istituzionali regionali e locali”, conclude Lacorazza ricordando che il 30 settembre è il termine ultimo per l’eventuale presentazione dei quesiti referendari.

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