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Regione Puglia approva protocollo per la Sottoscrizione del Protocollo Energetico

Oggi la Giunta regionale ha approvato un Protocollo di intesa tra Regione Puglia e GSE (Gestore Sevizi energetici) con l’obiettivo di avviare il Reddito energetico regionale e conseguire gli obiettivi comuni volti a favorire lo sviluppo e la diffusione in ambito urbano delle energie rinnovabili e degli interventi di efficientemente energetico.
“Un primo e importante passo verso l’istituzione del Reddito energetico regionale – ha commentato l’assessore regionale competente Alessandro Delli Noci – si tratta di una misura finalizzata a sostenere in maniera concreta quella parte di cittadini che vive in una condizione di vulnerabilità, quella fascia di popolazione che oggi – a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi economica in atto – è in aumento. Sostenere le spese in bolletta delle famiglie più bisognose e promuovere l’energia rinnovabile sono i due obiettivi che intendiamo perseguire per contrastare da una parte le difficoltà di approvvigionamento energetico di tante famiglie in difficoltà, dall’altro per favorire la tutela dell’ambiente e uno sviluppo economico sostenibile. Il passo successivo – ha concluso Delli Noci – sarà quello di lavorare con le forze politiche e con gli esperti per la definizione del regolamento attuativo”.
La collaborazione istituzionale tra Regione Puglia e GSE intende contrastare la povertà energetica, anche attraverso l’istituzione del reddito energetico regionale, che favorendo la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza energetica e coerentemente alla misura in via di definizione del Reddito Energetico a livello nazionale, contribuisca a generare modelli virtuosi di riferimento che coniughino l’attenzione dell’ambiente con i principi di equità ed inclusione sociale, in linea con target di sostenibilità della Regione e nel quadro degli obiettivi al 2030 concordati con l’Unione Europea.
La sottoscrizione del Protocollo, che avrà la durata di tre anni, non comporterà alcun onere a  carico del bilancio regionale in quanto le attività regolamentate rientrano tra i Servizi specialistici che il GSE mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni a titolo non oneroso, così come previsto dall’art. 2 dell’atto di indirizzo del MISE del 29/10/2009

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