Regione Puglia finanzia 18 borse di ricerca per il rafforzamento della PA e 4 assegni di ricerca sulle istituzioni internazionali, comunitarie e nazionali
“La Giunta Regionale, su mia proposta, ha approvato ieri il finanziamento per 18 borse di ricerca rivolte alle università pugliesi per attività di ricerca finalizzate al rafforzamento della capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione e 4assegni di ricerca per incentivare i giovani ricercatori pugliesi ad attivare progetti che analizzino le politiche europee e nazionali di maggior rilievo, come riportato da Agierrefax al termine della riunione dell’Esecutivo. “Con le 18 borse di studio-continua Sebastiano Leo-intendiamo promuovere ricerche applicate al rafforzamento della capacità amministrativa delle attività della Pubblica Amministrazione, con particolare riguardo alle attività della Regione Puglia. Queste risorse rappresentano per noi un investimento in termini di ritorno della qualità della nostra amministrazione, considerando che la presentazione delle istanze per l’assegnazione del finanziamento degli assegni di ricerca da parte delle Università dovrà essere subordinata alla manifestazione di interesse di una Sezione Regionale, la qualedovrà dichiarare l’interesse ad ospitare l’assegnista di ricerca nella propria sede per sei mesi per anno. Lo stanziamento, come abbiamo già detto, sarà affidato all’ADISU Puglia che adotterà specifico Avviso Pubblico”.
“Grazie all’impegno di ulteriori 72.000,00 euro – dice ancora l’assessore Leo – sosteniamo altri 4 progetti di ricerca nell’ambito dei rapporti tra istituzioni locali, nazionali, comunitarie ed internazionali. Nello specifico due borse, per il tramite del Servizio Regionale Delegazione di Bruxelles, sono destinate allo studio circa il futuro dell’Europa, del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale dopo il 2020, del mercato unico digitale e due borse, per il tramite del Servizio Regionale Delegazione Romana, sono utili ad approfondire tematiche come il rapporto Stato – Regioni in materia di istruzione e formazione e il ruolo delle Regioni nella definizione ed attuazione del diritto e delle politiche europee”.
“Dall’esito di queste ricerche – ha concluso l’assessore – intendiamo apprendere criticità scientifiche nei processi di funzionamento della PA, al fine di poter intervenire e migliorare i servizi al cittadino”.