Regione Puglia in Inghilterra per ciclovia transeuropea EuroVelo
L’assessorato alla mobilità della Regione Puglia vola in Inghilterra, per partecipare al primo incontro di un progetto europeo che si è tenuto il 18 maggio, a Canterbury, per lo sviluppo e la valorizzazione economica del percorso cicloturistico transeuropeo EuroVelo 5. L’Assessore regionale al ramo, Giovanni Giannini, dichiara: “Su invito dell’European Cyclists’ Federation e dell’Università del Lancashire Centrale nel Regno Unito – la stessa che su incarico del Parlamento europeo ha condotto indagini sul potenziale fatturato in Europa legato al cicloturismo e stimato in 44 miliardi di euro l’anno – la Regione Puglia ha aderito ad un progetto europeo che ha vinto un finanziamento del programma COSME.
Scopo del progetto è l’individuazione e la messa in atto di tutta una serie di misure finalizzate alla valorizzazione economica, quale prodotto cicloturistico transnazionale, del percorso n. 5 della Rete ciclabile europea EuroVelo. Il percorso EV5–Via Romea Francigena che comincia a Canterbury nel Regno Unito, ripercorre l’antica via dei Pellegrini fino a Roma per poi arrivare a Brindisi attraverso il corridoio dell’Appia Antica, passando per Gravina e Taranto”.
Il progetto della durata di 18 mesi e dell’importo complessivo di € 329.357,00, che ancora una volta pone la Puglia in un’orbita internazionale rispetto alle politiche di ciclabilità, “è assolutamente coerente – prosegue l’assessore Giannini – con le iniziative dell’Assessorato regionale alla Mobilità che fin dal 2005, attraverso il coordinamento in qualità di capofila del progetto Interreg CY.RO.N.MED (Cycle Route Network of the Mediterranean) ha individuato i percorsi delle reti ciclabili di lunga percorrenza Bicitalia ed EuroVelo passanti per la Puglia, incluso l’ EV5, oggi inseriti a pieno titolo nello strumento di programmazione regionale qual è il Piano Attuativo 2015-2019 del Piano Regionale dei Trasporti”. Forti delle esperienze estere, anche per la Puglia ci sono importanti potenzialità legate al cicloturismo che, servendosi di itinerari sicuri, continui, gradevoli e intermodali, ma più periferici rispetto alle zone battute dai grandi flussi turistici, comporta importanti vantaggi maggiormente apprezzati nelle aree minori e marginali o in degrado in quanto colpite dalla crisi industriale (come nel caso dell’area tarantina).
“Per questo motivo – conclude l’assessore Giannini – la Puglia ha voluto prendere parte a questo progetto che da un lato rafforzerà le nostre relazioni con altri partner europei, dall’altro ci farà crescere anche dal punto di vista della condivisione di standard di qualità”.