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Regione Puglia, incontro tra l’assessorato al Welfare e i rappresentanti della Cgil e della FP Cgil sul Servizio di Integrazione Scolastica Disabili

Lo scorso 13 luglio, si è tenuto presso gli uffici dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, un incontro con i rappresentati sindacali della CGIL Puglia e della FP CGIL Puglia, con la finalità di un approfondimento rispetto all’erogazione del Servizio di Integrazione Scolastica Disabili nel contesto regionale, che vede in costante crescita il numero degli studenti beneficiari. 

 

A seguito delle interlocuzioni con i Ministeri competenti ed in vista di una possibile riforma del Servizio, e, comunque, di una più dettagliata descrizione delle caratteristiche del Servizio, che incide sulle modalità di utilizzo dei fondi nazionali, si è preso atto del comune impegno in tema di miglioramento quantitativo e qualitativo in favore dell’utenza.

 

Nello specifico, in termini quantitativi, mediante l’incremento delle risorse regionali stanziate per l’AS 2023/2024, rispetto allo storico delle precedenti annualità, nonché mediante la finalizzazione verso il Servizio di altre risorse statali destinate a minori con disturbi dello spettro autistico. E poi, in termini qualitativi, tramite valorizzazione e professionalizzazione del personale chiamato a gestire il PEI in favore dell’alunno. 

 

“Oltre a promuovere specifiche progettualità a sostegno degli Sportelli Autismo presso le scuole, già per gli anni scolastici dell’ultimo triennio di convenzionamento abbiamo adottato correttivi finalizzati ad evitare perdite di retribuzione da parte del personale educativo nelle ipotesi di assenza dell’alunno”. Lo dichiara l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone.

 

“Nella consapevolezza dell’assoluta rilevanza del ruolo educativo – spiega la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – ed ai fini della integrazione del minore/studente nel contesto scolastico, abbiamo con apposita nota invitato le Province e gli Ambiti territoriali, in sede di individuazione dei soggetti gestori del Servizio, a valorizzare, tra i criteri premiali di valutazione della qualità dell’offerta, quelli in grado di meglio qualificare il lavoro del personale coinvolto, anche mediante riconoscimento allo stesso non solo delle ore lavorative prestate a diretto contatto con gli studenti, ma anche di alcune ore destinate alla programmazione, progettazione e monitoraggio degli interventi, oltre che alla gestione dei rapporti con scuole e famiglie”.

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