Regione Puglia premiata Reference site europeo per l’invecchiamento sano e attivo
La Regione Puglia promossa centro di riferimento europeo per l’invecchiamento sano e attivo. È quanto emerso dall’esito della valutazione delle candidature, in base al quale la Puglia è stata riconosciuta Reference Site con un rating pieno di 4 stelle su 4.
“Un’importante conferma del percorso svolto finora – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della cerimonia ufficiale di premiazione che si è tenuta oggi, 10 ottobre, a Bruxelles nell’Albert Borschette Congress Center, come evento conclusivo della 4th call dell’RSCN (Reference Site Collaborative Network) per l’European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing – “E’, altresì – prosegue -, un lusinghiero riconoscimento per l’appartenenza a un club di pochi e autorevoli Reference Site europei per le politiche sull’invecchiamento”.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla Commissione Europea quasi dieci anni fa per censire e mettere in rete le migliori realtà nelle politiche e nelle pratiche per una longevità sostenibile e di qualità, è giunta alla sua quarta edizione e ha visto Regione Puglia confermata con il massimo punteggio disponibile per il triennio 2022-2024. La Regione fu riconosciuta Reference Site già nel 2016 ma con rating di due stelle e raggiunse il massimo riconoscimento nella terza call del 2019.
Lo status di Reference Site conferisce ai centri o alle Regioni un ruolo privilegiato presso la Commissione Europea di consultazione per la stesura delle politiche e dei finanziamenti in materia, di fornitura strutturata di buone pratiche da portare a sistema a livello continentale, di gemellaggio e tutoraggio per altre Regioni e di maggiore autorevolezza nell’accesso ai fondi europei.
In questa quarta tornata sono 65 i reference site provenienti da 22 Paesi europei. La Spagna è lo Stato con il maggior numero di centri (13), seguito dall’Italia con 12 centri e dal Portogallo con 6.
Dei 12 centri italiani quelli con la massima valutazione sono Puglia, Lombardia, Campania, Marche e la Provincia Autonoma di Trento.
La candidatura di ogni centro è stata misurata sotto sei dimensioni che tengono conto – tra le tante – della capacità di un centro di integrare Amministrazione, Industria, Università e Cittadini, di sperimentare transizioni digitali innovative e sostenibili e in genere di saper trasformare l’invecchiamento in una risorsa di sviluppo e crescita anziché in una criticità. Da quest’anno è stato introdotto come strumento di valutazione aggiuntivo Scirocco, che è un sistema web di valutazione del grado di maturità di iniziative assistenziali integrate. Scirocco è diventato ormai uno standard europeo di misurazione della solidità delle pratiche assistenziali più innovative e parla anche pugliese visto che è stato sviluppato più di cinque anni fa per la Commissione Europea da Puglia insieme ad altre otto Regioni europee.
“Le disuguaglianze assistenziali sono tra le nostre principali preoccupazioni – conclude Emiliano – e con l’avanzare dell’età tra i cittadini rischiano di farsi più marcate: possiamo occuparcene fronteggiando di volta in volta le singole esigenze acute oppure, come abbiamo deciso di fare noi, attivare un circuito virtuoso e precoce di economia dell’invecchiamento”.
Per la Regione Puglia ha preso parte alla cerimonia di premiazione l’assessora al Welfare, Rosa Barone, accompagnata dal direttore generale di AReSS Puglia, Giovanni Gorgoni, coordinatore regionale del Reference Site for Active and Healthy Ageing.
“Essere intervenuta qui oggi, in rappresentanza della Puglia, mi inorgoglisce enormemente – dichiara l’assessora Rosa Barone – perché la nostra Regione si è confermata Reference Site europeo per l’invecchiamento attivo con il rating pieno di 4 stelle su 4 anche per il ciclo 2022-2024. Quella odierna è stata un’esperienza indimenticabile che mi infonde ancor più forza per continuare a lavorare e combattere affinché vengano sempre tutelati gli interessi e i diritti di tutti i cittadini pugliesi perché nessuno deve restare indietro. Alla luce del modello di previsione dell’ISTAT che scatta una fotografia rispetto a quello che potrebbe accadere in Puglia nei prossimi decenni ovvero che per ogni giovane di età compresa fra 0 e 14 anni si passerebbe da poco meno di 2 anziani del 2021 a quasi 3 anziani e mezzo del 2060, risulta impensabile non correre ai ripari attraverso tutti i mezzi in nostro possesso. L’invecchiamento attivo, che figura tra le 7 aree strategiche deI V Piano regionale delle Politiche Sociali, attraverso cui implementiamo l’assistenza domiciliare sociale, sosteniamo iniziative di associazionismo delle famiglie e delle persone anziane, promuoviamo azioni di sensibilizzazione e attivazione delle persone anziane, si rivela una vera ed assoluta novità apparendo così per la prima volta nella storia del welfare pugliese”.
“La parola chiave dei futuri sistemi di tutela sanitaria, assistenziale e sociale è ‘trasformazione’ – sottolinea Giovanni Gorgoni – e la ritroviamo nell’intera candidatura che abbiamo sottoposto quest’anno. Si pratica trasformazione quando si promuovono a sistema le sperimentazioni digitali più riuscite per le persone con bisogni complessi, quando si va alla ricerca delle soluzioni più promettenti sul tema proposte dal tessuto imprenditoriale, quando si fa alleanza con il mondo universitario e con i cittadini per co-progettare preliminarmente ciò che serve davvero. AReSS Puglia, oltre a detenere il coordinamento scientifico e operativo di Reference Site, è anche coinvolta, tramite la rete europea delle autorità sanitarie regionali (EUREGHA) di cui deteniamo la presidenza, nella creazione della più grande e inclusiva coalizione internazionale per la longevità attiva che vedrà la luce a dicembre prossimo”.