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Regione Puglia promuove bando da 20 milioni per attività imprenditoriali nel sociale

Arriva dalla Giunta regionale lo stanziamento di 20 milioni di euro per un Avviso pubblico, nell’ambito di “PugliaSocialeIn”, che finanzierà l’avvio e il rafforzamento di attività imprenditoriali con  “effetti socialmente desiderabili e beni pubblici”, con il sostegno ad investimenti per accrescere la capacità produttiva, sviluppando aree di business in settori economici per cui il valore economico si integra con il valore sociale.

“La Regione Puglia – dichiara il Presidente Michele Emiliano – intende diffondere e rafforzare le attività economiche a contenuto sociale, accrescere l’esigenza di interventi strutturali a sostegno del consolidamento dell’imprenditoria privata che opera nella qualificazione dell’offerta di servizi di interesse sociale, in stretta integrazione con le politiche pubbliche di innalzamento dei livelli dei servizi rivolti a cittadini e famiglie pugliesi e degli obiettivi di sviluppo dell’economia sociale e dell’innovazione sociale”.

Sono stati stanziati così venti milioni di euro, intervenendo in aree che privilegiano la valorizzazione del territorio (risorse naturali, paesaggistiche, prodotti e mestieri), e forme di integrazione generazionale e di inclusione sociale.

“Nei prossimi giorni – spiega l’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri – incontreremo il partenariato del terzo settore per condividere lo schema di Avviso. L’avviso è sulla azione 3.2 del Fesr: queste risorse si aggiungono agli oltre 200 milioni di risorse del Fse per procedure già avviate sull’obiettivo tematico IX – promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione”.

L’avviso – che sarà costruito nei prossimi giorni – è nell’ambito del Programma regionale “PugliaSocialeIn”, che integra tutte le azioni che la Regione organizzerà fino al 2020 per promuovere un contesto favorevole all’innovazione sociale e allo sviluppo dell’economia sociale, ricercando e attivando soluzioni innovative e risposte nuove alle domande di benessere e qualità della vita delle persone, delle organizzazioni e delle comunità locali.

Il bando è a sportello, e ha l’obiettivo di dare sostegno alle sperimentazioni di servizi, iniziative, attività, prodotti o soggetti di innovazione sociale, che valorizzino il contributo degli utenti nella progettazione e nella realizzazione dei servizi, la valorizzazione di risorse latenti e/o sottoutilizzate della società, le connessioni territoriali e la valorizzazione delle identità locali. Con il bando si vogliono creare processi di innovazione che consentano di generare un cambiamento nelle relazioni sociali rispondendo a nuovi bisogni ancora non soddisfatti dal mercato e dallo Stato, o creando risposte più soddisfacenti a bisogni esistenti. Infine si vuole favorire l’integrazione socio lavorativa di comunità marginali e soggetti svantaggiati, tutelando e rigenerando le risorse naturali.

Non saranno oggetto di finanziamento le iniziative concernenti i servizi ordinari sociali e socio-sanitari.

L’Avviso sarà rivolto alle micro, piccole e medie imprese in forma di aiuti in Regime “de minimis”, con agevolazione massima concedibile pari 200.000 euro fino all’80% dell’investimento.  L’Avviso Pubblico sarà finanziato con fondi POR, con uno stanziamento di venti milioni di euro.

Le spese ammissibili sono per spese generali, acquisizione del suolo e sue sistemazioni, opere murarie o assimilate, impiantistica generale, infrastrutture specifiche atte a migliorare la funzionalità e fruibilità della struttura, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, mobili e arredi, mezzi mobili targati ad uso collettivo,

oppure spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture, acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma, servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato; sono comunque escluse le consulenze specialistiche per l’avvio di gestione.

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