Regione Puglia stanzia 200mila euro per il pieno utilizzo degli spazi scolastici negli orari extracurriculari
Gli istituti scolastici della Puglia potranno essere utilizzati per attività extracurriculari al di fuori dell’orario scolastico, con l’obiettivo principale di favorire l’interazione con il territorio e di promuovere azioni di contrasto all’abbandono scolastico dei più giovani. Sul tema è intervenuto il Consigliere regionale, Enzo Colonna.
“Valorizzare appieno gli spazi e le strutture disponibili nelle scuole con attività che favoriscano l’interazione con il territorio, e promuovere azioni di contrasto dell’abbandono scolastico. L’iniziativa dà attuazione a una norma inserita, su proposta mia e dei miei colleghi di gruppo (Mimmo Santorsola e Sebastiano Leo), nella legge regionale di stabilità per il 2019 (art. 53, l.r. 67/2018), che destina 200mila euro del bilancio regionale per l’anno in corso (con analoga dotazione finanziaria per gli anni 2020 e 2021) a istituti scolastici secondari di 2° grado per progetti di carattere culturale e sociale, da svolgersi negli spazi scolastici in orari extracurricolari, presentati anche su proposta di associazioni studentesche. L’obiettivo è sostenere Istituti scolastici e studenti pugliesi, valorizzandone le capacità e le potenzialità creative e progettuali, proponendo la scuola come luogo comune di crescita civile e di integrazione con il territorio. I progetti finanziati consentiranno quindi di svolgere attività di carattere culturale e sociale aggiuntive rispetto al normale orario scolastico”.
Potranno candidarsi a questa misura gli Istituti scolastici secondari di 2° grado statali e paritari con sede in Puglia. Ciascun Istituto potrà presentare una sola proposta progettuale. I progetti dovranno avere come protagonista la popolazione studentesca e potranno essere realizzati anche attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati esterni per l’esercizio di attività laboratoriali integrate con competenze, culture ed esperienze terze rispetto alla scuola. Per questo, nella presentazione della candidatura le Scuole potranno avvalersi della collaborazione con associazioni studentesche o gruppi informali di studenti. La durata di ciascun progetto non potrà essere inferiore a uno e superiore a due anni scolastici, in modo da consentire di svolgere attività strutturate e incisive, presupposto fondamentale per la buona riuscita dell’intervento. Ad ogni progetto potrà essere assegnato un contributo a fondo perduto sino a un massimo di 10mila euro.
Al fine di garantire un’equa distribuzione delle risorse (rispetto al numero degli studenti iscritti nelle diverse aree della Puglia) saranno finanziati almeno 6 progetti per l’area metropolitana di Bari, 4 per la Provincia di Lecce, 3 per le Province di Foggia e Taranto, 2 per quelle di Brindisi e BAT. Le proposte saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:
– collocazione degli Istituti in territori con maggiori livello di disagio socioeconomico e con maggiori tassi di dispersione scolastica;
– qualità progettuale;
– chiarezza nella definizione degli obiettivi, presenza di indicatori verificabili nel loro raggiungimento;
– grado di innovazione e trasferibilità dell’idea progettuale rispetto all’utilizzo della scuola come presidio di socialità e luogo di partecipazione, di crescita civile e di collaborazione con soggetti esterni;
– partecipazione di associazioni studentesche, soggetti istituzionali e/o del volontariato culturale e sociale (specie se si tratta di soggetti riconosciuti a livello nazionale).