Resoconto sit-in a Roma della Copagri di Basilicata contro l’IMU agricola
«La manifestazione di Roma è stata solo la prima delle iniziative che COPAGRI ha in programma a livello nazionale per ribadire a gran voce che il decreto legge sull’Imu dei terreni agricoli è iniquo. A livello della nostra Basilicata, ritengo che si debba continuare ancora in tal senso mostrando sempre più l’unità tra il mondo agricolo, i sindaci e l’Ente regionale, perché il Governo blocchi la sua decisione». Il presidente della Confederazione Produttori Agricoli (Copagri) di Basilicata, Nicola Minichino, così si esprime all’indomani del sit-in che ha portato ieri, mercoledì 25 febbraio, a Roma in piazza Montecitorio, rappresentati sindacali ed operatori agricoli, tra cui anche una folta e determinata presenza lucana, per la manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti in Parlamento sull’insostenibilità e iniquità dell’Imu applicata al settore agricolo.
«Si è trattata di una manifestazione ben riuscita – continua il massimo dirigente lucano di Copagri – in quanto si è svolta in coincidenza del giorno in cui nell’Aula del Senato, nel pomeriggio, era all’esame dell’assemblea l’Imu agricola. Una delegazione di nostri rappresentanti, guidata dal presidente nazionale di Copagri, il lucano Franco Verrascina, ha incontrato il presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni, esponenti del Movimento Cinque Stelle e il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Luca Sani. Si è trattato di un proficuo momento di confronto».
Il presidente Minichino, poi, esprime il suo plauso per l’interesse fattivo mostrato dal massimo organismo territoriale lucano. «Il Consiglio regionale nella seduta di martedì 24 febbraio ha approvato all’unanimità, una mozione per l’esenzione dell’Imu per i terreni agricoli in zone montane e collinari – ricorda –. Con questo atto, impegna la Giunta regionale “a mettere in atto ogni azione volta a sollecitare il governo nazionale affinché venga sospeso, per l’anno 2014, l’attuazione del Decreto Legge 24 gennaio 2015 e ad attivare un tavolo di concertazione con gli enti locali e le associazioni di rappresentanza, Anci e Uncem, per confrontarsi sulle modalità di attuazione del suddetto decreto”».