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Revocati arresti in carcere per Maria Antonietta Gualtieri e Pasquale Gorgoni

E’ successo tutto in ‘sole’ 15 ore, passando dai domiciliari al carcere. Il giudice per l’udienza preliminare Alcide Maritati ha disposto il ritorno a casa, in regime di arresto, di Maria Antonietta Gualtieri e di Pasquale Gorgoni, entrambi 62enni, di Lecce, lei presidente dell’associazione ‘Antiracket Salento’ e lui dirigente comunale di Palazzo Carafa. Accolte le istanze degli avvocati difensori Amilcare Tana, Luigi e Roberta Rella, depositata all’apertura di ieri mattina della cancelleria. Espresso parere contrario ai domiciliari della Procura di Lecce con i pubblici ministeri Massimiliano Carducci e Roberta Licci che nella prima serata dell’altro ieri avevano fatto dare esecuzione alle ordinanze del Tribunale del Riesame per la Gualtieri e della Corte di Cassazione per Gorgoni.
Il gup Maritati ha avuto un orientamento diverso dalla Procura circa la possibilità di confermare il carcere per i due indagati; Maritati ha sostenuto che il tempo trascorso e l’iter giudiziario seguito dall’inchiesta sulla gestione dei due milioni e 30mila euro concessi dal Ministero dell’Interno all’associazione ‘Antiracket’ Salento abbia tolto attualità all’ordinanza con cui l’11 luglio in Tribunale del Riesame accolse la richiesta della Procura di Lecce di riconoscere la necessità di arrestare la Gualtieri per quattro capi di imputazione non riconosciuti dal giudice per le indagini preliminari (gip) Giovanni Gallo. Il giudice Maritati, nel suo esposto, ha detto due cose: le nuove accuse non aggiungono nulla di nuovo a tutte le contestazioni, e che nulla è cambiato rispetto alle valutazioni fatte dal gip Gallo ad ottobre quando concesse i domiciliari.

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