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Ricoveri inutili in ospedale: Basilicata nella media, male la Puglia

Secondo i responsabili del rapporto Era (Epidemiologia e Ricerca Applicata) riuniti in questi giorni a Roma, l’unica speranza nel tentativo di diminuire il numero di ricoveri inappropriati è agire sugli anziani.

Le regioni in cui si nota un numero di ricoveri superiore alla media nazionale sono Puglia e Molise per gli uomini, mentre in Calabria per le donne. A seguire, quelle con rischio «medio alto» (tra 6 e 13%) sono per le donne, il Lazio, l’Abruzzo, la Sicilia, la Sardegna, la Val D’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano, mentre per gli uomini sono Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria, Sardegna, Val D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano. Nella media ci sono Liguria, Lombardia, Veneto, Marche, Basilicata e Sicilia.

La ricerca ha presentato dati relativi 2008. Da questi dati pare che la categoria degli over 75 è quella che trascorre più tempo in ospedale.

Pare infatti si tratti di una categoria che mediamente trascorre tre giorni l’anno in ospedale. Molte volte però si tratta di degenze inutili. Addirittura gli esperti hanno stimato che un sesto di questi ricoveri sarebbero evitabili.

Il totale ammonta a 3.045 giorni di ricovero ogni 1.000 abitanti, di cui 509 inappropriati. Considerata la carenza di strutture, spesso insufficienti ad ospitare i casi più gravi e urgenti con gravi rischi per la salute dei pazienti, diventa necessario ottimizzare i ricoveri.

E quindi si potrebbe iniziare proprio dal ricovero inutile degli anziani, che addirittura secondo gli esperti una volta su sei vengono ospitati nelle strutture ospedaliere pur non avendone necessità reale. Una migliore assistenza familiare o da parte di esperti a domicilio potrebbe migliorare la loro condizione di vita e aiutare le strutture ospedaliere a gestire meglio la situazione aiutando e ricoverando chi ne ha realmente bisogno indirizzando meglio le energie e utilizzando in maniera migliore le strutture e i posti letto.

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