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Rientro scolastico, Anci Basilicata scrive al governatore Bardi

In relazione alla vicenda dei tamponi antigenici per il rientro in sicurezza dei ragazzi degli istituti scolastici Superiori, il Direttivo dell’Anci Basilicata precisa che la competenza non è in capo ai Comuni che possono fornire, come hanno già fatto, un supporto logistico. Anci precisa inoltre, che è necessario rispettare la catena di comando includendo i comuni nella fase organizzativa dei processi che li coinvolgono.
“È chiaro che la organizzazione di uno screening sulla popolazione scolastica degli istituti superiori non possa avvenire che sotto la regia della Regione, con il coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale, dei dirigenti di istituto i soli ad aver accesso agli elenchi dei ragazzi per istituto e per residenza. – si legge nella nota – La dichiarazione del presidente della Regione Vito Bardi pare del tutto inopportuna e fuorviante quando sostiene che “la regione Basilicata ha garantito ai comuni i fondi necessari per uno screening mirato a tutti gli studenti che dal 1° febbraio rientreranno nelle scuole”. Queste parole rischiano di creare l’ennesima confusione, perchè è noto che da oggi rientrano in presenza gli studenti delle scuole medie superiori verso i quali i comuni non hanno alcuna competenza. I fondi trasferiti non afferiscono a questa fascia di popolazione studentesca ma a quella dell’obbligo. Nel confermare la consueta disponibilità ad essere parte attiva in tutti i processi tesi a fronteggiare la crisi pandemica respingiamo con forza addebiti di responsabilità dell’ultim’ora”.

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