Riforma “Buona scuola”, Lacorazza: si affronti in IV CCP
“In merito alla cosiddetta riforma della ‘Buona scuola’vi è la necessità di intraprendere ogni utile iniziativa al fine di ridurre i disagi, oltre che tutelarne i diritti, sia degli insegnanti di ruolo che vorrebbero rientrare a casa, che dei precari con punteggi alti e numerosi anni di esperienza alle spalle che invece avevano affidato alle Gae (graduatorie ad esaurimento) la speranza di chiudere un precariato ultradecennale”. E’ il pensiero del consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza, che torna a sollecitare (lo aveva già fatto ad inizio del mese scorso) una valutazione con l’ufficio scolastico regionale e i sindacati al fine di “individuare ogni possibile soluzione in tal senso, al pari di quanto sta avvenendo in altre realtà regionali”.
Lacorazza si rivolge al presidente della IV Commissione consiliare, Luigi Bradascio, per chiedere l’audizione, nella prima seduta utile, deldirigente generale del dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Giandomenico Marchese e della dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di Basilicata, Claudia Datena.
Confidando in un positivo accoglimento della richista, Lacorazza sottolinea quanto aveva già scritto nella nota dell’8 agosto inviata al presidente della Regione Pittella, alla dirigente dell’ufficio scolastico Datena e alle organizzazioni sindacali “c’è una responsabilità di tutti. Trovare possibili soluzioni è lo sforzo più giusto che mai. Si tratta di una vicenda su cui occorre intervenire in maniera logica: che senso avrebbe battersi per far tornare a casa alcuni insegnanti se poi altri devono essere costretti ad andar via e viceversa”?