Riforma dei Consorzi Industriali, nota di Confapi Matera
Confapi Matera prende atto dell’approvazione della legge di riforma dei consorzi industriali, sulla quale ha ampiamente espresso e motivato il proprio parere negativo. Tuttavia, nel pieno rispetto delle istituzioni e della decisione del Consiglio Regionale, l’Associazione chiede garanzie per le aziende della provincia di Matera. Confapi Matera, dunque, auspica che la governance di API BAS SpA sia più manageriale possibile e in questo senso vigilerà sulla trasparenza del nuovo organismo. Inoltre, fino a quando si arriverà alla gestione unica di tutte le aree industriali della regione, l’Associazione chiede che tutti i futuri investimenti di politica industriale coinvolgano appieno anche la provincia di Matera, perché quest’ultima non sia penalizzata dalla riforma.
Il rischio, infatti, è che, nelle more della liquidazione del Consorzio della provincia di Potenza, gli investimenti regionali siano gestiti dalla nuova SpA solo a beneficio delle aree industriali della provincia di Potenza e che quelle della provincia di Matera potranno beneficiarne soltanto in seguito. La gestione di API BAS SpA deve garantire parità di condizioni per tutti e non deve generare un doppio canale com’è stato finora, con le imprese della provincia di Matera che hanno sempre pagato i servizi ricevuti dal Consorzio Industriale. Perché questa volta, se nelle aree del Potentino si continuerà a non pagare gli oneri di gestione, inevitabilmente accadrà lo stesso anche in quelle del Materano.
Confapi Matera, inoltre, si porrà al fianco dell’assessore Cupparo che, quando ha difeso il disegno di legge, si è impegnato a fare chiarezza sulle modalità con cui si è accumulato l’enorme debito del Consorzio della provincia di Potenza. L’assessore avrà il supporto di Confapi Matera in tutte le sedi competenti per individuare le cause della debitoria, esperire azioni di responsabilità verso gli autori e trovare le giuste compensazioni per gli imprenditori della provincia di Matera.
Questo scandalo, infatti, non può essere sottaciuto; qualcuno deve essere responsabile per il debito che supera gli 80 milioni di euro e che è stato accumulato negli anni. Confapi Matera vigilerà su entrambi i fronti: parità di condizioni tra le due province e chiusura trasparente del debito.