Riforma Province e Statuto, Lacorazza: “Unire la Basilicata”
“Mentre da più parti si cerca di riaprire il dibattito sulle macroregioni noi scegliamo di riformare per unire. Ieri è stata una giornata dal forte valore simbolico per la Basilicata, con la programmazione delle sedute per la discussione in prima lettura del nuovo Statuto e l’approvazione di una mozione a difesa della Corte di Appello e del disegno di legge sul riordino delle funzioni delle Province”. Così il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza ha commentato le decisioni assunte ieri in Aula.
“Il 23, il 24 e il 25 novembre – ha detto ancora Lacorazza – il Consiglio regionale si riunirà per discutere e approvare in prima lettura il nuovo Statuto, come abbiamo deciso nella giornata di ieri in Conferenza dei capigruppo. Le regole della democrazia regionale si riscrivono a 45 anni dalla nascita della Regione. In un contesto certamente diverso, fra spinte di smembramento o svuotamento, come il tentativo di abolire la Corte di Appello di Potenza, che dovremo sventare come è opportunamente scritto nella mozione approvata ieri dal Consiglio regionale”.
“Con l’approvazione, pur nelle diverse posizioni, del disegno di legge sul riordino delle funzioni delle Province – ha aggiunto il presidente dell’Assemblea -, oltre a dare maggiori certezze al personale, accompagniamo la storia di un Ente e le sue funzioni, il suo rapporto con il territorio dentro un’organizzazione della pubblica amministrazione regionale che correva il rischio di essere ancora più appesantita da una riforma un po’ pasticciata.
È stato un lavoro di cooperazione con le Amministrazioni Provinciali e in particolare con i Presidenti Valluzzi e Di Giacomo che insieme al sindacato hanno offerto un buon contributo al confronto avuto nelle Commissioni consiliari, presiedute da Santarsiero e Rosa, nell’osservatorio regionale supportati dagli uffici regionali. C’è stato un buon lavoro fatto da tutti consiglieri regionali.
Per completare il mosaico delle democrazia regionale occorre approvare la riforma degli enti locali, nel contesto delle regole che il nuovo Statuto definirà, con la consapevolezza che vi saranno assestamenti successivi anche per effetto della riforma del titolo V della Costituzione, la conseguente riorganizzazione istituzionale ed amministrativa dentro un progressivo ripensamento della finanza pubblica”.
“Così ha concluso Lacorazza – ci presenteremo forti ed uniti agli appuntamenti che ci attendono nei prossimi mesi. Potremo cioè dimostrare se abbiamo fatto ‘i compiti a casa’, raccogliendo la sfida dell’innovazione e del cambiamento per ricostruire, a partire dal referendum sulla materia energetica, un percorso di leale e responsabile collaborazione con lo Stato centrale e con le autonomie locali”.