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Rinascere al naturale

Oggi giorno far nascere i bambini nei centri ospedalieri è una prassi comune, ma non generica. Infatti sono tante le donne che scelgono di far nascere il proprio bambino in altri luoghi, molto spesso nelle proprie abitazioni. La facoltà di scegliere il luogo in cui portare alla luce il piccolo è una scelta che la donna deve fare in piena libertà ed è il fulcro dell’attività dell’associazione Rinascere al Naturale Onlus, nata ufficialmente nel gennaio 2013, formata da un gruppo di mamme e papà pugliesi che credono nell’importanza del sostegno e dell’aiuto reciproco, nel coinvolgimento di tutta la famiglia all’evento nascita e che, uniti da un percorso comune, hanno come scopo la diffusione di una cultura della nascita che valorizzi le competenze e la dignità della donna e della famiglia.

Tale associazione ha organizzato per sabato 29 giugno un incontro presso il Centro per le famiglie di Torre a Mare, che avrà inizio alle ore 16:00 e durante il quale sarà proiettato il film documentario “Freedom for Birth”. L’opera, nata dall’esperienza di una mamma, tratta il tema della nascita, della facoltà della donna di scegliere dove e come far nascere i propri figli e parla di ostetriche che sono state imprigionate per aver assistito a nascite in casa, di tagli cesarei e di medicalizzazione.

Presente all’evento ci sarà la Presidente del Collegio delle Ostetriche di Bari-Bat, Maria Pompea Schiavelli, da sempre impegnata sul campo per rappresentare le ostetriche e sostenere le donne non solo durante la gravidanza ma in tutto in tutto l’arco della loro vita. La sua partecipazione simboleggerà l’alleanza tra mamme e ostetriche nella lotta, necessaria e più che mai attuale, per un ritorno alla naturalità della gravidanza e del parto e al ruolo dell’ostetrica come “custode della nascita”.

“Le donne e le ostetriche sostengono la naturalità dell’evento nascita, e con voce univoca chiedono l’urgente demedicalizzazione della nascita e il rispetto dei diritti delle partorienti. In Puglia il tasso dei tagli cesari è il 44,6. Sono sempre di più le donne che chiedono di partorire a casa e donne che partoriscono a casa dopo un precedente cesareo perché viene negato loro il travaglio di prova negli ospedali. Questo ad esempio è un aspetto che ci dovrebbe far riflettere”.

La tutela della salute della partoriente e del suo bambino non dovrebbe essere solo interesse delle ostetriche ma di tutti, sia della Regione, che di tutte le Istituzioni e dell’intera società.

Centro per le famiglie di Torre a Mare – via Morelli e Silvati – Torre a Mare, Bari

Collegio Interp. Ostetriche BA/BAT– via Devitofrancesco, 4/a – Bari

Infotel: 3402369163

 

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