BasilicataPolitica

Rinnovato il contratto collettivo di primo livello per i lavoratori del Gruppo Fiat

“Il rinnovo per il 2013 del contratto collettivo di primo livello per i lavoratori degli stabilimenti italiani del Gruppo Fiat è doppiamente positivo specie per i dipendenti della Sata di Melfi: aggiunge denaro fresco in una situazione di sacrificio richiesta dai lavori nello stabilimento e quindi dall’impiego della cig, è in linea con quello collettivo nazionale”. E’ il commento di Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uilm-Uil, che evidenzia gli elementi più rilevanti dell’intesa sottoscritta oggi a Torino: partirà da febbraio la decorrenza dei minimi tabellari di 40euro lordi mensili mentre l’adeguamento del premio di produttività di 120 euro dai 103 attuali, entrerà in vigore da aprile. Le presenze che danno diritto al pagamento del premio sono state modificate a partire dal contratto di Mirafiori e includono anche chi è in infortunio, maternità e allattamento.

“Il giudizio è dunque soddisfacente perché il rinnovo cade nella fase di più grave crisi del settore auto e quindi – aggiunge Tortorelli – rappresenta un piccolo passo avanti per uscirne senza intaccare il potere di acquisto dei salari operai, anzi riaffermando la centralità della contrattazione”.

 

Per il segretario generale Uilm Rocco Palombella si tratta di “un contratto necessario, onesto ed efficace. Siamo lieti di averlo firmato con Fiat, perché risponde alle esigenze di circa 80.000 addetti del Gruppo. Ma c’è di più: è il segno indissolubile dell’impegno produttivo della casa automobilistica in Italia nell’anno in cui si registrerà la fusione definitiva tra Fiat e Chrysler. Siamo soddisfatti della soluzione positiva a cui è giunta oggi la vertenza per il rinnovo del contratto specifico di primo livello. Tutti si domandano come rispondere alla crisi che è ancor più virulenta per quanto concerne il settore dell’auto in Italia e in Europa. Noi abbiamo risposto nell’unico modo possibile che è consentito ad un sindacato, cioè rinnovando i contratti e lavorando perché le aziende continuino ad investire all’interno dei confini nazionali, tutelando così il lavoro, i lavoratori ed i diritti ad essi collegati. Onore al merito di Fiat che ha condiviso questa azione insieme a noi”.

Soddisfatti dell’accordo anche Ferdinando Uliano e Giuseppe Farina, rispettivamente segretario nazionale FIM CISL e segretario nazionale dello stesso sindacato. “E’ stata una trattativa lunga e difficile – ha detto Uliano – caratterizzata da una situazione di forte crisi del settore automobilistico, che ha portato spesso l’azienda ad assumere posizioni di rigidità. Siamo riusciti con caparbietà e determinazione a superare anche i momenti di crisi del negoziato, questo ci ha consentito oggi, di trovare un’intesa positiva e di fare un rinnovo contrattuale per i lavoratori e le lavoratrici di FIAT. Questo ha un forte valore, se pensiamo a cosa succede in altre case automobilistiche in Europa, come Ford, Opel, Renault e Psa, dove la discussione tra le parti è sula riduzione salariale, occupazionale e la chiusura di stabilimenti”.

Dello stesso parere Farina: “Un buon accordo per i lavoratori della Fiat che in tempo di crisi aumenta i salari nel 2013 e prevede ad ottobre la ripresa delle trattative per l’adeguamento salariale del biennio 2014/2015. Ora è necessario proseguire con il programma degli investimenti negli altri stabilimenti a partire da Mirafiori, per essere pronti a guadagnare quote di mercato in Europa e nel mondo con nuovi prodotti assicurando così il rientro al lavoro di tutti i lavoratori Fiat oggi cassa integrazione”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *