Rinnovato il contratto nazionale del settore alimentare
È stato rinnovato nei giorni scorsi, dopo una lunga e difficile trattativa, il contratto nazionale dei lavoratori dell’industria alimentare per il triennio 2012-2015 che interessa in Basilicata circa 2.500 addetti. Lo rendono noto i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello che esprimono un giudizio positivo sulla conclusione della trattativa. Il nuovo contratto prevede per il triennio un aumento medio delle retribuzioni di 126 euro suddiviso in quattro tranches: 40 euro dal 1 ottobre 2012, 40 euro dal 1 aprile 2013, 40 dal 1 maggio 2014 e 6 euro dal 1 ottobre 2015.
L’accordo migliora inoltre la normativa contrattuale in materia di congedi parentali e di assistenza ai familiari in stato di disagio, tutela ulteriormente i lavoratori migranti e rafforza il capitolo relativo al diritto allo studio. inoltre a partire dal 1 gennaio 2013 è previsto, a carico delle aziende, un contributo annuo di 24 euro che saranno versati ad un fondo bilaterale che garantirà alle lavoratrici un’integrazione alla maternità facoltativa, esempio brillante delle potenzialità del welfare contrattuale. Il nuovo contratto nazionale di categoria potenzia il capitolo della bilateralità contrattuale e aggiorna, migliorandola, la normativa contrattuale sul mercato del lavoro, anche alla luce delle recenti novità apportate dalla riforma Fornero.
“Si tratta di un risultato significativo che non era per nulla scontato alla luce della pesante crisi economica che non ha certo risparmiato il settore agroalimentare italiano”, spiegano Lapadula, Esposito e Nardiello secondo cui “il nuovo contratto salvaguardia il potere di acquisto dei salari con un incremento retributivo responsabile e amplia in modo considerevole la platea dei diritti a conferma della sempre maggiore centralità della contrattazione come strumento integrativo e migliorativo delle norme in materia di lavoro”.