Ripuliti i fondali delle Isole Tremiti
La campagna ‘Mare pulito, comincia da qui’, finanziata dal Parco Nazionale del Gargano, ha dato i suoi significativi frutti. Nelle due settimane di lavoro, i partecipanti, giunti da ogni angolo d’Italia, hanno contribuito alla raccolta dei rifiuti abbandonati nei fondali marini delle Isole Tremiti,nell’area delle Isole Diomedee. Cinquanta sub impegnati, 203 immersioni effettuate, 90 ore di attività subacquee, con più di 1150 oggetti recuperati ed un totale di 1800 kg di rifiuti. I partecipanti, inoltre, hanno potuto apprendere le tecniche base per il recupero, orientamento e controllo, immergendosi in acqua dopo aver preso parte ai corsi della MerlinTremiti.
Soddisfatto Adelmo Sorci, della diving MarlinTremiti: “Con questa iniziativa, l’ambiente marino ha riacquistato un aspetto più naturale e tutto quello che abbiamo raccolto è in discarica”. Anche Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano, ha sottolineato la bontà dell’iniziativa: “E’ stata un’azione di grande valore, attraverso la quale l’Amp e il Parco fanno sempre più breccia nei cuori e nelle menti delle persone che vogliono dimostrare concretamente il loro rispetto per l’ambiente che ci circonda. Credo che lo scenario incantevole delle Tremiti sia una vera e propria ‘palestra’ di buone pratiche. Voglio ringraziare la MerlinTremiti per la collaborazione, forse l’ultima dell’anno, perché abbiamo aperto un dialogo costruttivo e di condivisione delle regole per tutelare l’ambiente”.
Le Tremiti erano anche rinomate per la presenza assidua negli ultimi anni del cantautore Lucio Dalla, scomparso lo scorso marzo. E Pecorella ne ha voluto ricordare il ‘profilo’: “La morte di Dalla ha rappresentato un momento doloroso per le isole; un riferimento importante e un deterrente per comportamenti contrari alla tutela naturalistica delle isole. La crisi economica non deve essere il presupposto per aumentare a dismisura il peso delle attività antropiche, che potrebbero incrinare il già delicato equilibrio del sistema ambientale che, una volta pregiudicato, non potrà mai più essere recuperato”.