Rischio smantellamento per l’ospedale di Villa d’Agri
Come se non bastassero i ticket sanitari e la soppressione di numerose Guardie Mediche in comuni della Val d’Agri, per i cittadini del comprensorio il diritto alla salute viene negato dalla strategia strisciante di ridimensionare fortemente l’Ospedale di Villa d’Agri, chiudendo o smantellando un’unità operativa alla volta sino a farlo diventare un semplice poliambulatorio.
La denuncia è del presidente del Csail-Comitato Promotore Indignati Lucani Filippo Massaro, riferendo che alcuni mesi addietro, in una riunione tenutasi nell’aula magna dell’ospedale di Villa d’Agri, presenti l’assessore Martorano, il direttore generale Asp Amendola, il direttore sanitario Asp Cugno e il direttore sanitario di Villa d’Agri Masino, fu assicurato che “nessun reparto dell’ospedale sarà chiuso”. Oggi invece si fanno più insistenti le voci che tre reparti si chiuderanno.
“Troppi aspetti – dice Massaro – ci preoccupano per le sorti della struttura ospedaliera al servizio di una vasta utenza: è assurdo che il laboratorio di analisi sarà trasferito in una nuova ala al primo piano, mentre la terapia cardiologica intensiva nell’interno a piano terra vicino alla cappella ed alle sale mortuarie; quindi quando entra l’infartuato in Utic o Cardiologia legge subito il cartello “sale mortuarie“ ed e’ ben sistemato per altro infarto.
E’ assai precaria la situazione del personale che a seguito di pensionamenti e trasferimenti in parte e’ stato sostituito con ritardi biblici e con nomine a tre mesi che non incoraggiano certamente chiunque pensi di venire a lavorare nella nostra zona. L’ospedale – continua Massaro – risente dell’assenza di meritocrazia nella scelta di professionisti e di un “vero” manager capace e competente. Tutto ciò perché la politica è ancora molto invasiva: capisco la raccomandazione di un infermiere ma non di un primario o del direttore generale Pasquale Amendola che ha dimostrato di non essere non idoneo a tale incarico e va sostituito subito. Da tempo rivendichiamo l’istituzione di un reparto di chemioterapia a Viggiano nella ex Clinica Pellettieri per alleviare la sofferenza anche del lungo viaggio a migliaia di ammalati, dell’area sud della Basilicata, che spesso muoiono per incidenti stradali, attraverso un costo per soli macchinari e attrezzature, piuttosto contenuto in qualche decina di migliaia di euro.
Ancora, in un incontro avvenuto a Roma un mese fa tra l’assessore alla sanità Martorano ed il preside della Università Cattolica, è stata decisa, nella ‘congiura’, la soppressione dei posti della scuola infermieri di Villa d’Agri per mancanza di fondi, mentre si sono salvati i corsi di infermieri di Potenza e Lagonegro. Ci auguriamo – aggiunge Massaro – che le nuove nomine nelle Aziende Sanitarie siano una vera occasione da non perdere per dare una svolta negli incarichi, non demagogici ma di merito, delle direzioni amministrative a partire da quella dell’Ospedale di Villa d’Agri Asp di Potenza.
E’ il caso di ricordare che il direttore generale dell’Asp di Potenza, come quello dell’Asp di Matera, come recitano le disposizioni legislative nazionali e regionali, dovevano essere mandati subito a casa per i forti e scellerati deficit di bilancio accumulati e non si capisce perchè la giunta regionale del Governatore-sceicco ha impropriamente prorogato il loro incarico che comporta vergognosamente sperpero di migliaia di euro, soldi delle royalties del petrolio sottratti ai cittadini lucani”.