Ritorno al Medioevo al Comune di Matera
La legge e lo stesso Statuto del Comune di Matera prevedono che i cittadini materani possano:
• pretendere lo svolgimento di appositi referendum su materie di interesse comunale;
• rivolgere istanze e petizioni agli organi del Comune relative a indirizzi e orientamenti
dell’organizzazione dei servizi dell’ente o dirette a richiedere l’emanazione di atti e
provvedimenti di loro competenza;
• esercitare l’iniziativa degli atti di competenza del Consiglio Comunale presentando una proposta accompagnata da una relazione illustrativa.
Ora, tutti questi importantissimi strumenti di democrazia diretta e di partecipazione popolare al governo locale sono bloccati e negati dalla mancanza dei regolamenti attuativi. Il Comune di Matera non ha finora approvato i previsti regolamenti attuativi e, così facendo, continua a negare ai cittadini la possibilità di poter intervenire concretamente nel governo della città e di esprimere il proprio parere su questioni di assoluta importanza per la città. La democrazia è quindi negata nel Comune di Matera: i cittadini materani devono ancora subire l’onta dei diktat del “Re” potentino De Filippo e dei suoi vassalli, valvassori, valvassini locali.
De Filippo, Adduce e Stella impongono ai cittadini materani un “feudalesimo” che è ormai una cappa insopportabile! E’ necessario rimandare a casa il Re potentino con tutta la sua corte e riconquistare la democrazia vera, partecipata dai cittadini!
Matera Cambia, movimento politico fondato sulla partecipazione civica, ha messo formalmente in mora il Comune di Matera chiedendo l’immediata attivazione degli istituti di partecipazione democratica previsti dalla legge e dallo stesso Statuto comunale. Tanto al fine di poter avere la possibilità di promuovere un referendum e chiedere direttamente alla cittadinanza materana se è giusto affidare alle FAL 8 milioni e 700 mila euro (sugli oltre 20 milioni preventivati) di soldi pubblici attinti dai Pisus per la realizzazione di prolungamento della linea ferroviaria attuale fino all’Ospedale “Madonna delle Grazie”: un’opera inutile e costosa che non servirà certo ai cittadini materani, né ora e né tantomeno nel futuro.
Ci permetta quindi il Comune di Matera di chiedere direttamente alla cittadinanza, attraverso lo strumento del referendum consultivo, se e come investire questo tesoretto per migliorare veramente e con opere utili la mobilità e la vivibilità della città di Matera. Matera Cambia dice NO al feudalesimo del Re potentino e dei suoi vassalli materani, si alla democrazia dei cittadini!
Matera Cambia