Rivoluzione digitale all’ospedale di Altamura: cartella clinica, referti e analisi per via telematica
Il medico di reparto consulta il referto di un esame radiologico direttamente sul pc anziché su lastra. Le consulenze da un reparto all’altro possono essere gestite a distanza. Infermieri e OSS non sono più costretti a muoversi per trasferire materiale cartaceo e lo specialista usa un tablet per facilitare il giro visite. E’ quanto accade all’ospedale di Altamura, oggi al centro di una rivoluzione digitale: il “Perinei” è infatti il primo presidio in Puglia ad aver integrato con Cartella Clinica Elettronica le attività di Pronto soccorso, Laboratorio analisi, Diagnostica per immagini e gran parte degli ambulatori specialistici, nell’ambito del progetto regionale di digitalizzazione dei percorsi sanitari e di alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
L’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese esprime soddisfazione per “interventi innovativi di spessore che contribuiranno a migliorare e semplificare di molto l’assistenza sanitaria. I sistemi digitali faciliteranno anche l’accesso alle prestazioni ed alle informazioni da parte dei pazienti”.
Nell’ospedale Perinei tutte le cartelle cliniche sono gestite con il sistema CCE (cartella clinica elettronica) regionale integrato con il SIRDIMM (sistema informativo regionale per la Diagnostica per immagini).
“La digitalizzazione dei servizi sanitari nel presidio di Altamura – ha detto Vito Montanaro, direttore del Dipartimento Salute della Regione – è il risultato tangibile degli investimenti che la Regione Puglia ha fatto in questi anni, con una visione innovativa e all’avanguardia della rete assistenziale. Stiamo progressivamente costruendo – ha aggiunto Montanaro – un ecosistema di innovazione digitale, unico in Italia, basato su un cambiamento culturale che ruota intorno al digitale”.
Il percorso di informatizzazione dei percorsi ambulatoriali e di degenza è stato attivato con finanziamenti europei e completato con fondi PNRR, nell’ambito degli investimenti dedicati ad ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero e alla digitalizzazione.
“E’ un risultato sorprendente – ha dichiarato Antonio Sanguedolce, Direttore Generale della ASL – in quanto il processo di digitalizzazione ad Altamura è cominciato ad aprile di quest’anno, e in meno di otto mesi, l’equipe sanitaria insieme allo staff amministrativo hanno lavorato insieme per rendere il presidio all’avanguardia da un punto di vista tecnologico. La rivoluzione digitale partita dal Perinei è in corso in tutti gli ospedali della ASL – ha aggiunto Sanguedolce – che stanno rispondendo bene alla sfida della innovazione e della digitalizzazione, oggi strumenti di una sanità che deve essere sempre più al servizio dei cittadini”.
La possibilità di garantire il supporto dei processi clinici e assistenziali di ogni singolo episodio di cura, permette il recupero dei dati clinici afferenti a ogni paziente, favorendone la continuità di cura.
“Usare la cartella clinica elettronica in ospedale – spiega Concetta Ladalardo, dirigente del Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Animale – consente di governare i processi clinici con la sicurezza di un approccio data driven. La direzione medica di presidio di Altamura ha il merito di aver dettato strategicamente i tempi della digitalizzazione alle unità operative coinvolte, ma anche ai fornitori in collaborazione con la Regione, raggiungendo un obiettivo importante nel minor tempo possibile consapevole che l’innovazione passa anche dalla digitalizzazione ospedaliera”.
Per raggiungere l’obiettivo della messa in rete dei dati, l’intero parco macchine dell’ospedale – comprendente pc desk, tablet e notebook – è stato aggiornato. Tutti i pc in dotazione al presidio ospedaliero sono stati sostituiti con 300 nuovi computer su un totale di 1300 macchine che si stanno introducendo anche negli altri ospedali. Sono in arrivo anche 350 pc portatili per promuovere la mobilità interna dei reparti. L’Unità Operativa Analisi del Sistema Informatico aziendale ha curato il coordinamento e la realizzazione della infrastruttura di rete, intervenendo negli adeguamenti necessari alla digitalizzazione dei processi tutelati da un sofisticato sistema di cyber sicurezza. L’obiettivo della dematerializzazione dei servizi è stato possibile con il rafforzamento delle figure tecniche di supporto specialistico sul posto.
Il percorso di digitalizzazione – che coinvolge 23 unità operative – procede spedito e sarà completo al 100 per cento a breve. E’, infatti, in corso di elaborazione il programma per l’interfaccia con il blocco operatorio e con la anatomia patologica, che diventeranno telematici nelle prossime settimane.
“E’ stato uno sforzo enorme – ha commentato Annalisa Altomare, direttrice medica di presidio – della direzione medica e di tutto il personale sanitario e amministrativo dell’ospedale, ci siamo fidati, le aziende sono state presenti con una disponibilità imprevedibile e con tutte le loro professionalità. Abbiamo creduto – prosegue – al progetto regionale tutti insieme, è un lavoro di cuore su una attività che sembra fredda come l’informatica ma che è invece destinata a cambiare il futuro”.