Rotonda: Casa della Comunità. Il Tar Basilicata dà ragione al Comune
“La nostra non è una battaglia di campanile ma di legittimità”. Così il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno non appena appreso della sentenza del Tar Basilicata, la numero 298/2023 che ha accolto il ricorso presentato dal Comune sull’individuazione della Casa della Comunità, motivando così il ricorso: “La scelta deve rientrare nel Piano Sanitario Regionale e poi passare all’esame del Consiglio Regionale. Il Piano Sanitario Regionale, si legge nella sentenza, è tipico atto di programmazione sanitaria e rappresenta uno degli aspetti più tipici e qualificati delle modalità di gestione del Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di provvedimento di indirizzo e di coordinamento che investe i pubblici poteri, che agiscono nel settore, nella loro globalità, imponendo determinate norme di azione, che ne coordinano l’attività in vista del raggiungimento di fini di pubblico interesse”.
Due sentenze, dunque, a favore del Comune di Rotonda assistito dall’avvocato, Donatello Genovese.
In sintesi, la Regione Basilicata avrebbe voluto ubicare la Struttura della Casa della Comunità, prevista dalla Missione Salute del PNRR a Viggianello come presidio della Valle del Mercure, l’Amministrazione Comunale di Rotonda da subito ha chiesto che ciò non avvenisse chiedendo un confronto aperto e un dibattito fondato su criteri palesi e oggettivi coinvolgendo tutti i Comuni della Provincia di Potenza interessati dai procedimenti adottati e dichiarati, sottolineando l’illegittimità di quanto proposto dalla Regione Basilicata. Di contro, come dicevamo nessuna marcia indietro da parte della Regione che invece ha sempre negato qualsiasi confronto.
“Il tanto auspicato e cercato dialogo di certo ora avrebbe evitato tutto questo imbarazzo e questa confusione”. Sottolinea il primo cittadino di Rotonda.
“La sentenza del TAR Basilicata, ha confermato le nostre tesi che avevamo già illustrato dallo scorso luglio, avevamo già fatto presente alla Regione di questa possibile incompetenza da parte della Giunta di approvare le destinazioni delle sedi delle Case e degli Ospedali di comunità e oggi il Tar con sentenza, ha nuovamente dato ragione al nostro Comune. Sottolineo come questa non è una battaglia di campanile ma solo una semplice battaglia di legittimità degli atti adottati e predisposti; noi chiedevamo un confronto aperto, chiedevamo che la Regione e l’Asp di Potenza coinvolgessero i comuni interessati proprio per la definizione dell’individuazione delle sedi sia degli Ospedali che delle Case di Comunità, chiedevamo criteri chiari e univoci, ciò non è stato fatto e lo ha dimostrato anche il TAR annullando dopo il nostro primo ricorso l’individuazione della sede di Viggianello per difetto di motivazioni. Ci auguriamo che la Regione ora possa ascoltarci e possa finalmente anche riceverci dal momento che tutte le note trasmesse, finanche una richiesta di ritiro in autotutela del provvedimento dello scorso anno, non sono state mai prese in considerazione tantomeno è arrivata una risposta all’Ente. Mi auguro che da oggi possa finalmente aprirsi un dibattito serio, vero, per un tema molto importante, come quello della SALUTE, per le nostre comunità” Così il sindaco, Rocco Bruno.