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Rotondella, apprezzato il concerto della banda di Valsinni

Apprezzato concerto di fine anno, una consuetudine per la comunità rotondellese, quello dello scorso 30 dicembre promosso dall’Amministrazione comunale di Rotondella e tenutosi nella  Chiesa Madre SS. Maria delle Grazie. Arie tipiche del periodo natalizio riproposte dalla Banda di Valsinni che di recente ha assunto la denominazione di Storico Gran Concerto Musicale “G.Tito” – Città di Valsinni, diretta dal giovanissimo Maestro e Concertatore Valentino Favoino, affiancato per la direzione artistica da due elementi che hanno scritto la storia recente del sodalizio valsinnese, Giuseppe Ruggiero e Fabio Truncellito.

“Quando suona la banda, poi, avviene, un altro miracolo: la festa. Festa anche dentro la gente, predisposizione a diventare migliori, a tendere una mano, a ristabilire i punti della solidarietà e dell’amicizia. Questa è la musica. E chi ne vuole cercare le radici, deve cominciare da qui”. Così anni fa scriveva il giornalista  Domenico Notarangelo in “Le radici della musica lucana tra bande e folklore” curato da Nicola Pavese.

Quella di Valsinni, l’antica Favale, non si differenzia da questa descrizione e così, oggi, si ripropone con una formazione arricchita dalla presenza di moltissimi giovani e promettenti musicisti tra i quali vanno citati Francesco Panico, Fabrizio Corbino, Francesco Rinaldi, Antonio Truncellito ed Antonio Ciliberto. 

A Valsinni, la nascita della prima Banda risale al 1942 e vivrà le difficoltà tipiche del periodo. A guerra conclusa, la compagine valsinnese venne affidata ad un giovane Maestro di Rotondella, Giuseppe Tito (al quale è stato intitolato l’attuale sodalizio) che si preoccupò di costituire un vero e proprio vivaio di giovanissimi (raggiungerà le 50 unità). Sono anni difficili e la Banda rappresenta un modo non solo per trascorrere il tempo ma anche per “sbarcare il lunario”. Il Maestro Tito, scomparso nel 1975, nonostante le difficoltà degli anni ’60 e ’70 dovute all’emigrazione (molti dei componenti si trasferirono altrove), tentò sempre di mantenere vivo lo spirito originario promuovendo e realizzando veri e propri corsi di formazione.

Della Banda che rinasce a metà degli anni Settanta è ancora presente Giuseppe Ruggiero, di professione vigile urbano, primo clarinetto, che subentrò al primo capobanda, Giuseppe Truncellito. Nel corso degli anni il gruppo ha visto una partecipazione variabile dai dai 25 ai 30 elementi. Una Banda, quella di Valsinni, orgogliosamente rappresentativa di una piccola e vivace realtà.

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