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Royalties petrolio, il sindaco di Tito scrive a Pittella

“Nel lavoro di ridefinizione delle royalties derivanti dalle attività petrolifere, circa 70 milioni di euro in base all’art. 45 della Legge 99/09, è necessario individuare, al fine di rilanciare lo sviluppo produttivo dell’intero territorio lucano, una misura dedicata ai ‘comuni industriali’, che negli ultimi anni non hanno beneficiato di alcun contributo economico diretto per poter ridurre il livello di tassazione applicato alle imprese insediate nelle rispettive aree industriali”. È quanto chiede il sindaco di Tito, Graziano Scavone, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Marcello Pittella.
“Considerando che dal 2014, con la istituzione della Tasi da parte dello Stato, le imprese lucane hanno visto gravare sui propri bilanci un costo aggiuntivo a una imposta già rilevante come l’Imu e agli oneri consortili versati per l’erogazione di servizi analoghi a quelli ritenuti indivisibili come la pubblica illuminazione – si legge nella missiva – è facile comprendere la situazione di oppressione fiscale subita dagli imprenditori già duramente messi alla prova dalla crisi produttiva di questi anni”.  Secondo il sindaco Scavone occorre dunque prevedere una misura finanziaria che consenta ai comuni che ospitano zone industriali di alleggerire le aliquote Imu e Tasi applicate agli stabilimenti produttivi, vincolando gli enti municipali a destinare il contributo unicamente a copertura compensativa del minor gettito fiscale generato.
“Questa azione, mi auguro condivisa anche dalle parti sociali, insieme alle altre misure per le politiche di sviluppo in corso di definizione rappresenterebbe una boccata di ossigeno per molte aziende lucane e aumenterebbe la capacità attrattiva delle nostre aree industriali”. “Sarebbe un importante segnale – conclude Scavone nella lettera – per quei comuni lucani che faticosamente e meritoriamente mantengono i propri conti in ordine facendo pagare, purtroppo, un caro prezzo alle imprese che hanno deciso di investire sul proprio territorio”.

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