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Rsu Ilva Taranto, la Fim cresce di oltre 340 voti rispetto a tre anni fa

Si sono concluse le votazioni per il rinnovo delle RSU in ILVA, la storia fabbrica di Taranto, in cui lavorano oltre 11.000 dipendenti e che si estende nel perimetro di ben tre comuni. Ha votato l’86% dei lavoratori.
La FIM è cresciuta in tutte le aree, complessivamente di oltre 340 voti, pari a + 3%. Pieno di voti nell’area dei quadri dove la FIM vince le elezioni e si afferma come primo sindacato.
Solo due rinnovi la FIM in Ilva era la terza organizzazione, ora è la seconda e in netta avanzata – in termini di RSU elette – sulla prima. Questo il risultato finale degli eletti: Uilm 34, FIM 23, FIOM 12, USB 12.
I candidati della FIM Cisl erano 130, un piccolo “esercito” composto da ragazzi, di cui molti alla prima esperienza elettorale, che hanno affrontato la sfida con grandissimo entusiasmo, forti del lavoro fatto in questi anni, sempre vicino ai loro colleghi, in tutte le difficoltà ed i momenti difficili della loro fabbrica.
“Voglio ringraziare, a nome di tutta la FIM, tutti i nostri candidati e tutti gli attivisti che hanno collaborato alla riuscita di questo importantissimo risultato che non è il frutto solo degli ultimi mesi di campagna elettorale, ma del tanto lavoro fatto da Valerio D’Alo’, dal coordinatore Biagio Prisciano e dalla rinnovata squadra della FIM in questi anni. È la dimostrazione che l’impegno, la serietà, la coerenza e la passione della FIM pagano sempre e sono le basi del sindacato del futuro – ha detto Marco Bentivogli, segretario generale della FIM CISL.
ILVA è per questi ragazzi molto di più di un posto di lavoro. Rappresenta un vero e proprio diritto di cittadinanza e d’identità sociale. Questi sono stati anni difficili, in cui una fabbrica così importante per tutta la provincia tarantina ha pagato scelte sbagliate, da parte dei Riva, ma anche della politica.
Ora ci aspetta un’altra fondamentale sfida: quella di rendere ILVA una fabbrica ecosostenibile e competitiva rendendo al più presto operativo un nuovo piano ambientale affinché ambiente e siderurgia non litighino più, come purtroppo avviene solo nel nostro Paese. La sicurezza e il benessere dei lavoratori deve essere al primo posto e non deve accadere più, come è successo anche di recente a Giacomo, di morire di lavoro a soli 24 anni nel 2016. Questo successo e il nostro impegno futuro lo dedichiamo a lui e a tutti i lavoratori che credono e si impegnano nel sindacato”.
Soddisfazione anche per il Segretario Generale della Fim-Cisl Taranto Brindisi, Valerio D’Alò, il quale si congratula per l’impegno profuso dall’intera squadra Fim. «Un ringraziamento particolare – evidenzia D’Alò – va a tutti quei lavoratori alle prese con la crisi e le difficoltà che derivano dalla situazione Ilva e dagli impianti fermi da mesi. Loro hanno voluto scegliere, nonostante lontani dallo stabilimento per la solidarietà, realmente da chi farsi rappresentare. Di chi fidarsi e in chi vedere un valido appoggio per il proprio futuro. I ragazzi della Fim sono stati suffragati dal loro consenso. Segno di un legame che va oltre il posto di lavoro e rende la Fim un posto in cui stare. Le percentuali, questi numeri, dimostrano davvero chi rappresenta il sindacato: i lavoratori”.

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