Riunione CCIPL, l’intevento di Maggio
“Compito istitutivo del Comitato di Coordinamento Istituzionale per le Politiche del Lavoro è quello di “rendere effettiva, sul territorio, l’integrazione tra i servizi per l’impiego, le politiche attive del lavoro e le politiche formative”. L’adempimento di tale compito richiede la messa in atto, da parte dello stesso Comitato, di una serie di azioni operative, che partono dalla acquisizione delle necessarie informazione presso i soggetti Istituzionali competenti (dalla regione, alle province e fino ai Comuni e agli altri enti locali, parti sociali e tutte quelle realtà organizzate e rappresentative del territorio, per poter giungere poi alla definizione di quel contributo in termini di azioni mirate a migliorare l’integrazione del sistema per l’impiego, la cui funzione è affidata a questo Comitato”. Lo ha dichiarato il presidente del Ccipl Rocco Giuseppe Maggio nel corso della riunione dell’organismo con l’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa e innovazione tecnologica della Regione Erminio Restaino. Maggio ha rivolto, nello svolgimento della relazione, una serie di quesiti sulle azioni del Po Fesr 2007-2011 e sulle politiche di iniziativa regionale e nazionale. Il presidente della Ccipl ha espresso, in particolare, “plauso ed apprezzamento per la costituzione, da parte del Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’impresa, Innovazione tecnologica, del “nuovo regolamento del fondo di garanzia”, che è stato approvato con delibera n. 1813 del 29 ottobre 2010. Si ritiene che tale strumento, con al suo interno i vari prodotti di ingegneria finanziaria che vi sono previsti, sia di importanza fondamentale per agevolare al meglio l’accesso al credito alle P.M.I. lucane, per mobilizzare le risorse finanziarie private e per incoraggiare lo spirito imprenditoriale locale. Da questa consapevolezza sorge il plauso e la condivisione che questo Comitato vuol rivolgere al Dipartimento competente”.
“Questo Comitato – ha sottolineato il presidente Maggio – non intende rivestire alcun carattere ispettivo né, tanto meno, un intendimento censorio nei confronti delle politiche messe in atto dai competenti Dipartimenti regionali; al contrario, è sua volontà solo quella di poter offrire un contributo di proposte, di raccomandazioni e di suggerimenti ai competenti Organi regionali, provinciali e locali, nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali”.