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Ruoti, il consigliere Gentilesca evidenzia le crepe dell’amministrazione comunale

“Eravamo stati facili profeti quando qualche giorno fa, riferendo dell’ennesima aggiudicazione ‘sospetta’ avevamo paventato il rischio di un passo indietro di qualche amministratore. Qualcosa si è spezzato in seno agli equilibri politici del Comune di Ruoti e pochi giorni fa il vicesindaco Carmine Scavone ha deciso di rassegnare le dimissioni e non voler più prestare la faccia all’Amministrazione comunale. Ma cosa sta davvero succedendo a Ruoti?”. E’ l’interrogativo del consigliere comunale e capogruppo di Ruoti unita, Franco Gentilesca. “Non è un atto politicamente insignificante – spiega Gentilesca – quello del passo indietro di Scavone. Se contestualizzato nell’ambito dell’ultima vicenda che abbiamo denunciato alla stampa – quella di Taverna Foj – assume contorni preoccupanti e che andrebbero appurati da chi di competenza. Dal punto di vista amministrativo le dimissioni dalla carica di assessore e vicesindaco lo estromettono completamente dalla vita politica del paese, essendosi pure dimesso a consigliere. Non dev’essere stata una decisione presa a cuor leggero – afferma Gentilesca – tanto più che la figura di Scavone è stata per lunghi mesi centrale, avendo lui guidato l’Amministrazione nel periodo di assenza di Salinardi. Sia chiaro: pur senza mostrare la giusta considerazione nei confronti della minoranza, nè tantomeno brillare per atteggiamenti nei confronti della cittadinanza, ha sempre difeso la linea politica di Salinardi da diversi mandati tanto da meritarsi il ritorno. Ed allora? Qualche equilibrio si è spezzato nel rapporto con il sindaco e la sua voglia di protagonismo. Chi lo circonda sta evidentemente assumendo la consapevolezza di non poter essere solo da contorno, tanto più in presenza di precise responsabilità di cui un giorno potrebbero essere chiamati a rispondere. Non spetta a me – continua Gentilesca – capire se e cosa c’è di sbagliato in varie situazioni amministrative. Politicamente ed in ossequio al compito assegnatomi dagli elettori di controllore della maggioranza, mi limito a constatare e rendere pubblici fatti e circostanze che non qualificano in bene la nostra Amministrazione. C’è poi tutto un discorso legato all’azione politica di questi anni, che tutto ha portato tranne benefici per la cittadinanza. Tra assunzioni di famiglia, appalti ‘simpatici’, aggiudicazioni con ribassi ridicoli e disinteresse – ed addirittura bastoni tra le ruote – per le attività commerciali, facciamo i conti con un paese sempre più povero, dove il tasso di disoccupazione aumenta sempre più ed in troppi hanno ricominciato a fare le valigie. Ma il sindaco tira dritto per la sua strada – continua sempre Gentilesca – e senza badare a fronzoli, dopo l’intenzione di Scavone di rassegnare le dimissioni, con apposito decreto ha provveduto a riassegnare le deleghe. Nel ruolo di vicesindaco è stato promosso il già assessore Francesco De Leonardis, mentre come assessore è stato chiamato Vincenzo Colangelo. Il primo, residente nella zona di Taverna Foj è molto vicino alle sole tre aziende che hanno partecipato alla gara su invito dell’amministrazione. Il secondo viene dato in odore di parentela con l’omonima ditta che a ridosso delle elezioni si è aggiudicato un appalto di 200mila euro ma che ad oggi ancora non ha visto la luce, affidata sempre con la solita metodologia ad invito. A pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina diceva Andreotti. Aspettiamo – conclude Gentilesca – di capire meglio i contorni della vicenda. Ad iniziare dallo scorrimento della graduatoria del concorso dei vigili urbani dove la figlia del nuovo vicesindaco è in attesa di assunzione. Tutto questo, mentre osserveremo politicamente le azioni della nuova giunta, sicuri però che il ravvedimento del vicesindaco Scavone – da solo – non riuscirà a far comprendere alla maggioranza che amministrare la cosa pubblica è un’arte difficile. E non per tutti”.

 

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