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Russo (Ugl): Ora Fiat vada avanti con investimenti in Basilicata

“Dopo il sì coraggioso e responsabile dei lavoratori all’intesa su Mirafiori, Fiat mantenga gli impegni presi anche per il nostro territorio rispettando le date previste nell’accordo. In Lucania sono più di 5.200 gli occupati dell’azienda Torinese e circa 4.000 nell’indotto satellite all’automotive, ben venga ora un altro modello che potrebbe essere l’Alfa MiTo a 5 porte e l’atteso investimento che ammonterebbe per il nostro sito tra 500 e 1.000 milioni di euro”.

Lo ha affermato in un comunicato stampa il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici, Donato Russo, aggiungendo che “i lavoratori della Fiat di Melfi hanno capito che nessun diritto è stato abolito dal referendum anzi, hanno fatto emergere con chiarezza oggi che sono favorevoli a far partire un progetto di rilancio dell’industria automobilistica in Basilicata. Anche l’Ugl ha voluto la svolta imposta al sistema dall’accordo di Pomigliano, Mirafiori e dal contratto collettivo Fiat di fine 2010, l’auspicio è che si rispettino gli esiti che hanno voluto e votato i lavoratori, senza più polemiche e, si ristabilisca così un clima di fiducia e bene di tutti, dai lavoratori alle famiglie che vivono anch’esse questa situazione di paura. La bassa affluenza allo sciopero di oggi – continua il segretario Ugl del Potentino – deve commisurarsi con un silenzio sulla strategia politica della Fiom. Ora dobbiamo guardare avanti, i lavoratori hanno fatto comprendere a tutti noi sindacalisti che a Melfi c’è necessità prioritaria a due fattori che sono produzioni ed occupazione, non certo scioperi come quello della Fiom di oggi. Se malauguratamente non debba più produrre lo stabilimento della Sata e si continui con scioperi, avrebbe ragione Marchionne nel dire che Fiat non serve più in Italia ma Fiat sa bene il valore e l’affidabilità dei lavoratori di Melfi che sempre hanno risposto dal 1993 positivamente: ora il Lingotto, con l’esito negativo degli scioperanti – conclude il segretario Ugl, Russo – in Basilicata con una percentuale bassissima di partecipazione dei lavoratori, si ricreda su un territorio che le ha dato tanto proseguendo con i suoi programmi ed investimenti”.

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