Sabato le celebrazioni per “COREGGIA2025: “I personaggi”
Sabato 22 marzo prende ufficialmente il via il calendario di eventi ispirati dal volume celebrativo, Coreggia2025 per cui hanno contribuito 40 cittadini, nato come un progetto di comunità e presentato lo scorso gennaio, proprio al compimento del 130° anno dall’aggregazione.
“Sono felice per questo progetto che, dopo un anno di progettazione e di forte coinvolgimento della nostra comunità, vede finalmente la luce” spiega il Sindaco di Alberobello, Francesco De Carlo e continua “la nostra è una storia di volontà, partecipazione e riscatto è importante preservarla e trasmetterla alle nuove generazioni”. Il calendario attualmente prevede 22 eventi da marzo a dicembre 2025 per riportare alla memoria la storia, i personaggi, gli eventi, i luoghi e le tradizioni (anche in chiave contemporanea) che 130 anni fa consentirono a Coreggia di diventare frazione del Comune di Alberobello. Il primo appuntamento prende ispirazione dal capitolo del volume dedicato a “I Personaggi”, che attraverso le memorie di Anna Maria Rotolo ed Enrico Semeraro fanno emergere le vicende della società laica e il ruolo del clero. Due gli interventi d’eccezione:
Elio Partipilo: storia di uomini – la DC degli anni 50-60
Al centro della narrazione gli esponenti politici dell’allora DC, tra questi spicca la figura di Pierino Rotolo. Nato il 17 maggio 1928 a Coreggia in una famiglia umile, iniziò a lavorare da bambino nella bottega di mèstǝ Carlèinǝ, dove imparò a mettere i cerchi alle biciclette. Trasferitosi a Napoli, entrò in polizia e, come autista, scoprì il Teatro San Carlo e la canzone napoletana, sviluppando una grande passione per la musica. Politicamente attivo e seguace della Democrazia Cristiana, divenne Assessore, Delegato Sindaco e, infine, Sindaco di Coreggia, dove dedicò trent’anni al miglioramento della sua frazione. Fu un riferimento fondamentale per la comunità, realizzando opere come la strada di collegamento Guaguino-Canale delle Pile, il tempo pieno per la scuola elementare, il campetto, la pompa di benzina e il trasporto scolastico.
Fondò anche un negozio di elettrodomestici che attirò clienti da tutte le frazioni vicine e, con sacrifici, costruì la sua casa. Uomo umile e generoso, sempre pronto ad aiutare, anche a costo di rinunciare a compensi, Pierino Rotolo divenne un leader per la sua capacità di risolvere i problemi della gente, senza mai anteporre i propri interessi. Pur privo di titolo di studio, la sua semplicità e lealtà lo resero un punto di riferimento. Pierino Rotolo è ricordato con gratitudine dalla sua comunità per il suo impegno instancabile e il suo amore per la Coreggia.
Don Leonardo Sgobba: storia di uomini – i sacerdoti
Se a Coreggia i laici spiccavano per l’intraprendenza e l’impegni politico, non meno importante fu il contributo della chiesa e degli uomini di fede. Nel 1748, infatti, fu costruita la Cappella della Madonna del SS. Rosario a Coreggia, inizialmente una piccola cappella rurale dedicata alla Madonna, patrona dei Domenicani. La cappella, ampliata tre volte nel corso del XIX secolo per rispondere alle esigenze della comunità in crescita, divenne un punto di riferimento religioso locale. Nel 1852, il frate francescano don Francesco Paolo Perta realizzò la prima espansione; nel 1869, don Giovanni Pinto aggiunse una seconda navata gemella, creando una pianta unica a forma di angolo di 90 gradi; e nel 1912 e nel 1926 furono effettuati interventi sulla cella campanaria, rendendola anch’essa unica nella sua forma.
Tra l’Ottocento e il Novecento, diversi sacerdoti originari di Coreggia si distinsero: Francesco Paolo Rotolo, Francesco Potenza e Giovanni Girolamo, che ebbero ruoli significativi nella Chiesa Madre di Alberobello e in altre parrocchie. Il 5 settembre 1896, la Chiesetta della Madonna del SS. Rosario si separò dalla Diocesi di Monopoli per unirsi a quella di Conversano. Nel 1929, grazie a don Antonio Lippolis, iniziò la costruzione di una nuova chiesa dedicata a San Vito, consacrata nel 1939. La statua di San Vito fu realizzata da Salvatore Sacquegna e portata in processione a Coreggia. Successivamente, vennero introdotti altri culti, come quello a Gesù Cristo Re.
Nel 1945, la Parrocchia di San Vito fu istituita a Coreggia, con don Pietro Giannoccaro come primo parroco. Negli anni successivi, furono aggiunti numerosi elementi religiosi, come statue e quadri, e la Chiesa fu restaurata più volte. Tra gli eventi significativi, ci furono il restauro della Chiesa nuova nel 2012-2013, l’introduzione di una nuova Via Crucis nel 2016, e la creazione di un’Oratorio-Grest per i giovani.
Nel 2016, durante il Giubileo della Misericordia, fu realizzata un’edicola votiva in Piazza della Chiesa nuova, e nel 2023, Coreggia ottenne il titolo di “Città di San Vito”. Inoltre, un opuscolo di Mariangela Palmisano, pubblicato nel 2021, racconta la storia di San Vito e il suo culto a Coreggia. “Una storia lunga e partecipata la nostra – conclude Saverio Sgobba, Assessore con delega a Coreggia – che merita di essere condivisa e da cui potrà scaturire un ricco dibattito cittadino per far sì che il progetto Coreggia non resti isolato”.