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Sagra del Pecorino, assessore Mastrosimone: “puntare su qualità”

“Per contenere ed affrontare le problematiche del comparto dei Formaggi Dop/Igp della Basilicata, occorre sempre più valorizzare i prodotti come fattori di sviluppo del territorio, legandoli ad un turismo enogastronomico e culturale e ricercare nuovi mercati e canali di commercializzazione, mediante modelli organizzativi che, migliorando le tecniche produttive e la gestione commerciale dell’offerta, consentano di raggiungere nuovi mercati extraregionali. Il Pecorino è diventato il volto di Filiano, portandone il nome oltre i confini territoriali, proprio per la sua qualità, attore principale di una sagra che conserva l’antica tradizione lucana”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone partecipando al convegno sui quarant’anni della sagra del Pecorino di Filiano Dop. Parlando di un prodotto di qualità, l’esponente della Giunta ha affermato come “nonostante un piccolo incremento di produzione dopo il 2007, in seguito al riconoscimento della Dop, resta un prodotto di nicchia”. Analizzando brevemente le criticità del settore dovute all’incidenza dei costi legati alla certificazione e allo scarso ricambio generazionale, l’Assessore ha sostenuto come “i presupposti per un rilancio sono rappresentati da politiche di pubblico sostegno che favoriscano il ricambio generazionale, investimenti nella formazione degli operatori e nella ristrutturazione ed ammodernamento dei luoghi di produzione, della rete infrastrutturale del territorio e dei servizi tecnici. Il governo regionale continuerà a sostenere chi punta sulla qualità. La Giunta – ha ricordato – ha approvato lo scorso luglio il Progetto di Filiera del Pecorino con una dotazione finanziaria pubblica di 2.816.500 di cui 2.092.096 a valere sull’Asse I e di 724.404 euro a valere sull’Asse III. L’obiettivo è sviluppare un approccio integrato di filiera per incrementare la produzione certificata, consentendo di aumentare i fatturati, gli utili, l’occupazione e il benessere degli allevatori coinvolti. Un provvedimento che mira a rafforzare il settore primario in una logica di infrastrutturazione strategica, di valorizzazione e caratterizzazione delle nostre produzioni agro-alimentari”.

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