Salta il consiglio comunale a Santeramo in Colle per mancanza del numero legale
Va in scena l’ennesima tragedia di questa amministrazione comunale.
Ieri, infatti, per la 7° volta è venuto a mancare il numero legale che consente il regolare svolgimento del consiglio comunale.
Per giunta l’assise di ieri era stata appunto convocata “ad hoc” per la trattazione di quei punti già “saltati” in occasione del consiglio comunale dello scorso 30 dicembre.
Risultato? Tre erano i soli sostenitori presenti di questa sgangherata ed indomita amministrazione comunale di centrosinistra, due dei quali rappresentanti di un partito (ormai quasi scomparso dallo scacchiere politico nazionale) che pochi giorni fa ha additato i consiglieri che rappresentano i nostri movimenti, Giovanni Riviello (NcS – èPolitic@) e Paolo Silletti (InnoViamo) di “osteggiare” l’apertura della biblioteca. Essere contrari a ratificare una variazione di bilancio che di fatto legittima l’ennesimo sperpero di denaro pubblico è cosa ben diversa rispetto ad essere contrari all’apertura di un bene tanto necessario quanto a lungo (troppo a lungo) atteso. Significa adottare il buon senso di non prendere ulteriormente per il bavero i cittadini sperperando altri ben 60.000 euro di soldi dei santermani.
Perchè i massimi esponenti locali di Sel, Manicone (presidente del consiglio) e Sampaolo tacciono sulle negligenze, i ritardi e le spese esorbitanti che ha comportato la realizzazione della biblioteca che il Sindaco vanta tra le opere che avrebbero fatto tornare il sereno? E perché tacciono sul fatto che la struttura, nonostante sia stata affidata da diverso tempo ad una cooperativa, ancora risulti chiusa?
Mentre attendiamo delle risposte vere e sincere, diciamo ai nostri concittadini cosa è accaduto a Palazzo durante quest’ultimo pseudo consiglio comunale. Perché chi ancora ci amministra non ve lo dirà mai.
Cosa spinge l’amministrazione – o meglio un’esigua parte di essa – ad ostinarsi nel voler discutere di argomenti che, stando alle assenze di massa, i suoi stessi consiglieri non vogliono né discutere né deliberare?
Però – bisogna darne atto – si è registrato un piccolo atto di decenza. Il capogruppo nonché locale segretario del PD – partito che esprime il sindaco D’Ambrosio – era assente. Marcello Putignano è sfiancato dal sentire il peso di votare per qualcosa in cui non crede pur di non scontentare il suo sindaco? Lo stesso si può dire di Cecca e di tutta l’altra parte della maggioranza che ancora si ostina a mantenere in vita un’amministrazione decadente e soprattutto deludente?
Sindaco D’Ambrosio, ci sembra di vedere chiaramente l’indice di gradimento della tua amministrazione ormai rasentare l’asfalto (che con inarrestabile fretta viene posato anche nei giorni meno indicati. Non si fa fatica a comprenderne il motivo). Un sindaco lasciato solo anche dalla sua maggioranza.
Siamo certi che i santermani siano pronti per il voto primaverile, pronti a scacciare finalmente queste tenebre oscure, mettendo la parola fine a questa vituperata amministrazione e facendo ritornare il vero sereno nella nostra ridente e prospera cittadina murgiana.
Giovanni Riviello – Noi con Salvini – èPolitic@
Paolo Silletti – InnoViamo