‘Salva Potenza’, basta alchimie politiche
E’ terminato il tempo delle alchimie politiche. Occorre adesso ristabilire chiarezza, responsabilità e correttezza.
Chiarezza rispetto alla situazione dei conti; responsabilità politiche e personali di tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda; correttezza nei confronti dei cittadini di Potenza e non.
Si tratta di una posizione di buon senso rispetto alla vicende finanziarie della città di Potenza e alle proposte che in questi giorni vengono avanzate per salvarla dal “fallimento”.
Ebbene, prima ancora di arrivare a parlare di “salva Potenza”, occorre mettere in atto una operazione verità che porti a comprendere con precisione l’entità del buco, le cause di tale buco e le responsabilità politiche e personali rispetto ad un dissesto finanziario che è frutto delle cattive politiche degli anni passati.
Ogni discorso non può prescindere da questo preliminare atto di responsabilità. Un atto dovuto nei confronti dei cittadini del capoluogo ma anche nei confronti di tutti i lucani.
Potenza negli anni ha avuto tanto in termini di risorse finanziarie, finanziamenti ed aiuti, per erogare servizi molte volte scadenti e non adeguati. Il vero problema è che in questi anni chi ha amministrato la città ha speso molto di più di quanto poteva, nella consapevolezza che la Regione avrebbe coperto quei buchi.
Così non può essere, perchè sarebbe una ingiustizia nei confronti di quelle amministrazioni che hanno lavorato bene, ma anche nei confronti di tanti comuni della Basilicata che vivono situazioni di difficoltà economica in proporzione paragonabili a quelle di Potenza
Comprendo e condivido la posizione di quegli amministratori locali che vedono una disparità di trattamento tra Potenza e gli altri cittadini. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B nella nostra Regione e far passare l’idea che occorre intervenire in soccorso della città di Potenza perchè questa ha una importanza maggiore rispetto ad altri comuni è profondamente sbagliato.
Il PD dovrebbe avere il coraggio di essere chiaro e di dire che Potenza va salvata perchè in ballo vi è una intera classe dirigente da salvaguardare, quella stessa classe dirigente che ha portato la città sull’orlo del baratro.
Il rischio, allora, è proprio che gli stessi che hanno generato la malattia, si trovino domani a gestire le nuove risorse che la Regione si appresta a regalare alla città di Potenza, e anche questo sarebbe una situazione paradossale ed inaccettabile.
Sono sicuro che i cittadini capiranno le nostre ragioni anche perchè consapevoli di ciò che è accaduto in questi anni. Capiranno anche che non è possibile continuare a chiedere interventi alla Regione, mentre non vengono tagliati gli sprechi di una classe politica e amministrativa che ha pensato esclusivamente alla propria conservazione.
In ultimo, non è certo con i soldi del petrolio che si potrà pensare di coprire i buchi creati nel Bilancio della città di Potenza, sarebbe una incomprensibile decisione politica per chi si batte duramente contro le perforazioni e lo sfruttamento della nostra terra.
Gianni Leggieri – Consigliere Regionale M5S