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San Severino Lucano: Enrico Sodano con “L’arte di vendere l’aspirapolvere nel deserto”

Musica e cultura a San Severino Lucano, lunedì 11 settembre, un doppio appuntamento per concludere il calendario della programmazione estiva e prepararsi a quello autunnale.

Alle 18,30 nella sala del centro visite sarà presentato il libro di Enrico Sodano “l’arte di vendere l’aspirapolvere nel deserto” e alle 21,30 in piazza Marconi lo spettacolo musicale “Generazioni” tratto dal libro sopra detto. Opera quella di Sodano “teatro-canzone che comunica emozioni, instaura rapporti, stimola riflessioni. Per realizzare quel ragionamento tra giovani, decisori e voce del popolo tanto necessario alla società moderna”. Abbiamo voluto invitare Enrico Sodano, ha detto il sindaco Franco Fiore “per riflettere insieme a lui sulla condizione giovanile e per offrire ai nostri ragazzi un’occasione di confronto con un lucano illustre”.

Enrico Sodano è nato a Potenza, 46 anni fa è esperto di Politiche attive del Lavoro. Da sempre attento alle generazioni ed ai loro cambiamenti, esperto di associazionismo culturale e sportivo, cultore di mappe di comunità, governance e policy, reti e progettazione partecipata. Ideatore e Creativo. Comunicatore esperto e redattore di diversi articoli tematici. L’arte di vendere l’aspirapolvere nel deserto” è un racconto che vuole testimoniare un nuovo inizio. “Essere del Sud significa avere la capacità di avere la testa alta, lo sguardo verso e la mente aperta. Questo fa del Sud la terra inesplorata di cui tutti parlano, abusano, se ne innamorano, ma tristemente abbandonano. Perché resti a Sud solo se senti forte il desiderio di non vivere con la nostalgia di volerci tornare, consapevole che a Sud nessuno e’profeta in patria, nessuno vive la sua vita con facilità, perché la terra è più arida e bisognosa di cure quotidiane per far crescere piccoli frutti. Essere del Sud significa essere umano, capitale intangibile e patrimonio inestimabile di uomini e donne che nella terra dei sognatori hanno fatto grande l’Italia, con le generazioni di oggi e con le gesta dei grandi del tempo passato. Eppur a Sud tutto cambia perché nulla cambi e forse, cambiare a Sud, significa per molti andare. A Sud! Così si diventa del Sud”.

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