L’ospedale di San Severo non verrà demolito
“Mi sento uomo delle istituzioni e parlo da uomo delle istituzioni. Venire a confrontarmi con voi è per me un dovere, di fronte al quale, per indole, non mi tiro indietro. Sono qui non a giustificare, ma a ripercorrere la storia di questa provincia negli ultimi anni, le limitazioni e i vincoli oggettivi all’interno dei quali ci siamo dovuti muovere per programmare e offrire la migliore assistenza sanitaria ospedaliera e distrettuale possibile in una fase complessa di riorganizzazione generale”. E’ il commento del Direttore Generale della ASL Foggia, Vito Piazzolla, durante la sessione monotematica del consiglio comunale di San Severo, incentrata sulla situazione del Presidio Ospedaliero ‘Masselli Mascia’.
Piazzolla ha ricordato il piano di rientro e il programma operativo che la Puglia ha dovuto subire negli ultimi anni e che, inevitabilmente, hanno condizionato la programmazione sanitaria regionale e provinciale. Situazione aggravata dall’errata programmazione delle specializzazioni universitarie che ha portato ad una carenza, in tutta Italia, di ventimila medici, di cui quattromila anestesisti. In provincia di Foggia, nel solo Servizio 118, mancano quaranta medici.
“Il mio primo pensiero la mattina è come riuscire ad arruolare quelle categorie di specialisti ormai introvabili quali anestesisti, ortopedici, medici di pronto soccorso, psichiatri. Le procedure messe in atto da questa Direzione Generale sono circa centotrenta tra mobilità, concorsi e avvisi pubblici che, spesso, hanno esito negativo oppure sono rallentati dalle modalità di nomina delle commissioni, fatte su scala nazionale, o dai ricorsi. Questo è il nostro sforzo quotidiano. Grazie ad un protocollo firmato da tutti i direttori generali, in virtù del quale ogni Azienda può scorrere le graduatorie dei concorsi banditi delle altre, almeno per gli infermieri potremo arruolare i vincitori del concorso che la ASL Bari ha appena concluso”, ha detto Piazzolla.
La Direzione Generale, inoltre, ha chiesto un finanziamento per la riqualificazione del Presidio Ospedaliero di San Severo per circa 7 milioni di euro. “Comprendo e condivido – ha aggiunto – l’esigenza di avere nel Pronto Soccorso una stanza rosa rivolta alle vittime di violenza. Chiederò subito all’ufficio tecnico di trovare una soluzione idonea. Per quanto concerne la cucina, ci è stato comunicato che la gara unica regionale è in fase di rielaborazione. I tecnici si stanno confrontando sulle decisioni da prendere per cui è ancora tutto da stabilire. Vi ricordo quanto abbiamo lottato per mantenere alcuni importanti servizi che nella prima fase di riorganizzazione non erano stati previsti a San Severo. Una cosa è certa. Nessuno, né in ASL né in Regione, ha voglia o progetta di demolire quanto è stato costruito sino ad ora”