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Sanità, Cifarelli (PD): “Troppo poche le risorse nazionali”

In questi giorni la Fondazione Gimbe, analizzando i dati OCSE sulla spesa sanitaria dei Paesi maggiormente sviluppati, ha rilanciato l’allarme sulla condizione di sotto finanziamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale. L’Italia investe soltanto il 6,2% sul Pil, ultimi in Europa e ultimi del G7 per investimento sulla spesa pubblica per la salute. È evidente che in questa condizione a soffrire di più sono le regioni come la Basilicata, già in difficoltà, che con scarsità di mezzi vanno ancora più in emergenza per ridurre le liste d’attesa, rendere più attrattivi e competitivi i nostri ospedali e garantire una migliore sanità del territorio. La prossima manovra di bilancio 2025 che il Governo nazionale si appresta a fare non lascia sperare nulla di nuovo e quindi di buono. Sono queste le ragioni che avevano indotto il Gruppo del Partito Democratico a presentare una proposta di legge regionale, in analogia a quanto fatto in altre Regioni, per spingere il Governo ed il Parlamento ad invertire la tendenza ed andare nella direzione della proposta formulata da Elly Schlein per un incremento progressivo e pluriennale della spesa sanitaria italiana fino ad allinearla alla media europea del 7,5% sul Pil. Se ne gioverebbe anche la sanità della Basilicata. Per garantire eguaglianza, equità e appropriatezza nelle cure per tutti e tutte occorre investire nella sanità pubblica. Fare finta di niente significa fare il contrario“.

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