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Sanità, i nuovi dispositivi per patologie ad arti e udito

Protesi al passo con i tempi e con le innovazioni tecnologiche. Il dipartimento regionale Salute, sicurezza e solidarietà sociale ha aggiornato l’elenco delle protesi e degli ausili erogabili ai residenti in Basilicata. Le innovazioni sono state proposte dall’assessore Attilio Martorano, sulla base delle nuove esigenze e richieste giunte dalle aziende sanitarie e dalle associazioni dei malati. Modifiche sono state apportato con l’introduzione degli ausili per i pazienti con problemi di linfedema agli arti inferiori e superiori. Il nomenclatore introduce gambaletto, collant, calze, bracciale, guanto in tessuto traspirante elastico con diversi livelli di compressione. Le quantità massime concedibili sono di un pezzo ogni sei mesi.

Novità sono previste anche a favore delle persone con problemi di udito. In aggiunta alla concessione del solo personal computer, il nomenclatore ora introduce anche altri “dispositivi informatici similari”, ad esempio laptop e tablet. Rispetto alla fornitura di protesti come ausili per l’udito, il nomenclatore conferma il finanziamento per protesi B.A.H.A. (Bone Anchored Hearing Aid) e introduce protesi “similari”, ovvero prodotti che hanno la stessa funzione dei B.A.H.A. Si tratta di protesi applicabili nei casi di ipoacusia trasmissiva bilaterale su base flogistica, otospongiotica o malformativa del bambino e dell’adulto e nei casi di ipoacusie monolaterali gravi neurosensoriali o trasmissive in cui la protesizzazione tradizionale non consente il raggiungimento di una sufficiente soglia amplificata.

“Con l’aggiornamento dell’elenco regionale delle protesi e degli ausili erogabili ai cittadini residenti in Basilicata – ha commentato l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano – il sistema sanitario regionale aumenta l’erogazione degli ausili e delle protesi alle persone affette da particolari patologie o menomazioni. È il caso particolare dei malati di linfedema, che finalmente vedono riconosciuti l’acquisto dei tutori elasto-compressivi, esigenza particolarmente sostenuta da un’ampia platea di persone affette da questa patologie. Il nomenclatore non poteva non adeguarsi ai tempi e per questo – ha spiegato Martorano – abbiamo voluto introdurre i nuovi dispositivi in aiuto alle persone con problemi di sordità”.

 

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