Sanità in Puglia, chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Tedesco
I pm Francesco Bretone e Desiree Digeronimo hanno chiesto il rinvio a giudizio per 47 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità in Puglia. Tra gli indagati c’è anche il senatore Alberto Tedesco, ex assessore alla sanità. L’accusa di estorsione si riferisce ad un episodio accaduto ai danni di due infermieri di una casa di cura, che sarebbero stati minacciati e successivamente licenziati. Nel registro degli indagati ci sono Mario Morlacco, ex dg dell’Ares (Agenzia regionale per la Sanità); Lucia Buonamico, dirigente regionale del settore, che si occupava degli accreditamenti con le cliniche private; Nicola Pansini, Alessandro Calasso e Francesco Lippolis, all’epoca direttori della Asl di Bari. Le accuse, a vario titolo, sono di abuso d’ufficio, falso materiale e ideologico, truffa, corruzione, peculato, rivelazione del segreto d’ufficio ed estorsione.
L’inchiesta è scattata nel 2007, e fu avviata da Lorenzo Nicastro, all’epoca dei fatti pm e futuro assessore all’Ambiente della Regione Puglia. Secondo quanto emerso, la clinica Kentron di Putignano (BA), diretta da Angelo Rocco Colonna e Francesco Ritella, avrebbe ottenuto, tra il 2007 e il 2011, un profitto di 7milioni e 800mila euro. E il tutto poi, è nato in seguito ad una ‘soffiata’ sulle indagini in corso, arrivata direttamente agli amministratori della clinica, che hanno usufruito del finanziamento, sebbene la struttura non avesse le apparecchiature idonee per fornire le prestazioni di diagnostica e riabilitazione.