Sanità Puglia, Tedesco ricorrerà in Cassazione
L’avvocato difensore del sen. Alberto Tedesco, Rosita Petrelli, ha annunciato ricorso in Cassazione contro il provvedimento del Tribunale del riesame di Bari che ha riconosciuto la fondatezza dell’accusa di associazione per delinquere mossa dalla Procura e precedentemente rigettata dal gip. Solo dopo il responso della Cassazione, pertanto, il Senato potrà tornare ad esprimersi sull’autorizzazione a procedere all’arresto, già negata il 20 luglio scorso quando il parlamentare rispondeva solo di concussione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e concorso in falso.
Secondo la Procura di Bari (tesi poi avallata anche dal Tribunale del Riesame), esisteva un’associazione a delinquere con uno statuto, una gerarchia piramidale ben precisa. Un accordo stabile, duraturo e necessario per la gestione di tutte le forniture e le gare di appalto della sanità pugliese. Il sodalizio criminale messo in piedi dall’ex assessore alla sanità pugliese Alberto Tedesco aveva le sue regole a cui tutti gli ‘adepti’ dovevano obbedire. Primi fra tutti i manager Asl, che costituivano il primo anello della catena di comando.
Intanto il senatore Tedesco ha incontrato a Bari i suoi avvocati e ha annunciato il ricorso in Cassazione. “E’ curioso che nessuno dei vertici delle Asl che avrebbero fatto parte dell’associazione di cui sarei stato a capo, guidava le Asl in cui sarebbero stati commessi i reati. Quindi, dov’è la rete? Dove sono i reati? L’unica novità sono alcune dichiarazioni dell’ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, sull’esistenza di un manuale Cencelli nella nomina dei manager della sanità, ma di questo bisogna chiedere a Vendola”