Sata, l’UGL si interroga sul destino dello stabilimento
“Se la proposta è di fabbricare in Italia auto Giapponesi destinate al mercato europeo e Marchionne pronto ad affittare SATA, l’UGL chiarisce che non bisogna perdere posti di lavoro e restando al fianco di tutti i lavoratori difendendo i loro diritti. Per lo stabilimento FIAT di Melfi bisogna agire in maniera compatti ed uniti affinché tutte le sinergie utili si mettano in campo per salvaguardarlo”.
Lo afferma il segretario regionale dell’UGL Metalmeccanici della Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale,“in Basilicata, chiudono decine di aziende e centinaia di lavoratori restano a spasso. Certamente dobbiamo ringraziare Fiat –aggiunge Giordano -, in Basilicata ha prodotto posti di lavoro, ricchezza e vogliamo tenercela stretta: l’UGL vuole essere protagonista e non spettatrice passiva del piano industriale di Marchionne: venga consentito di valutarlo con un minimo di trattativa. Non vorremmo solo da FIAT un atto di notifica o di cessazione d’azienda che parli giapponese, mandando in fumo tutti i grandi sacrifici chiesti ai lavoratori negli anni ed i quali sono stati e sono esclusivamente loro a pagare un prezzo alto. Si registra ancora un desolante sfaldamento della SATA, unica realtà industriale che in Basilicata sta funzionando in questo momento complesso. L’UGL Basilicata intende vedere da FIAT – conclude il segretario Giordano – se il tanto agognato secondo modello che da noi sempre voluto venisse destinato al sito di Melfi pur se parli giapponese l’importante però che il futuro ed il destino lavorativo dello stabilimento Lucano lo disegnassimo insieme unitariamente”.