Sblocca Italia, anche l’Ugl Basilicata manifesta a Scanzano
“Preoccupano e non fanno presagire nulla di buono le posizioni del Governo Renzi. Dopo anni di sfruttamento della Basilicata e delle sue risorse, l’aumento delle estrazioni di idrocarburi per salvare i conti dell’Italia non può essere la soluzione. Per questo auspichiamo che il Presidente della Regione Marcello Pittella prenda al più presto le distanze da queste imposizioni”. È questo il commento dei segretari regionali dell’Ugl in Basilicata, Giovanni Tancredi, Giuseppe Giordano ed Enzo Piccinni che oggi hanno preso parte alla manifestazione di Scanzano.
“Abbiamo inteso partecipare numerosi senza striscioni e né tantomeno bandiere poiché riteniamo che non è il momento di fare politica ma, far capire che ‘Quel mare di petrolio che giace sotto l’Italia’ è intoccabile. In altre parole – spiegano i sindacalisti Ugl – deve essere abolito e categoricamente dimenticato l’ordine di trivellare, trivellare e trivellare. E non c’è spazio per fraintendimenti. Dire che il nostro Paese è al primo posto per riserve di petrolio in Europa e che queste risorse restano non sfruttate, mentre si potrebbe raddoppiare la sua produzione di idrocarburi a circa 22 milioni di tonnellate equivalenti a maggiori entrate fiscali dello Stato di 2,5 miliardi ogni anno, vuol dire non solo conoscere i danni che le estrazioni di idrocarburi hanno prodotto in Basilicata, ma anche ignorarne la complessità e dimenticarsi ancora una volta delle popolazioni che sono costrette a subire tutte le problematiche connesse alle estrazioni. E stiamo parlando di una popolazione, la Basilicata, che è tra le più povere d’Italia, nonostante viva nella regione più ricca dello Stivale per risorse naturali. Chiediamo il superamento del bonus idrocarburi e di utilizzare il fondo per l’inclusione sociale e la messa in sicurezza del territorio, oltre che per il sostegno ai giovani ed ai lavoratori disoccupati e senza ammortizzatori sociali. E anche la card carburanti, è sparita nel dimenticatoio visto che le risorse destinate ai lucani, come minimo rimborso per tutti i danni creati dal petrolio, sono state dirottate altrove. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma. Per questo auspichiamo che il Presidente della Regione Marcello Pittella prenda al più presto le distanze dal ‘generale’ Renzi che trova delle ottimi soluzioni di salvataggio per l’Italia dimenticandosi che i lucani sono alla fame. Andava bene insomma fare sacrifici se ne fosse stato utile e si avesse ottenuto un ritorno per il bene del territorio ma i cittadini della Basilicata nonostante c’è il petrolio sono comunque costretti a tirare la cinghia, ma a farli non possono essere sempre e solo i servitori dei politici. In poche parole, ‘a forza di tirare la cintura quanti indossano la divisa sono ormai arrivati all’ultimo buco e loro non ce la fanno davvero più. Dovremmo aumentare le estrazioni in una regione che ha visto negli ultimi anni un’impennata di malattie tumorali. Lo sa Renzi che il popolo lucano si ammala sempre di più? Per l’Ugl sarebbe il caso – concludono Piccinni, Tancredi e Giordano – che i nostri rappresentanti Istituzionali facessero l’interesse vero dei lucani e non far vergognare la Basilicata fatta da uomini onesti, gente che ha un grande cuore. La smettessero di fare i burattini nelle mani di chi dimostra un tale disprezzo per la nostra Terra e svolgessero il ruolo di rappresentanti del territorio”